Rolex Daytona: storia, modelli, prezzi

Rolex Daytona: storia, modelli, prezzi

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Introduzione

Quando si tocca l’argomento orologi di lusso e cronografi, la scelta cade spesso sul Rolex Daytona, non un cronografo qualsiasi od un orologio Rolex qualsiasi, ma il Daytona. Attribuisco spesso questa circostanza al fatto di essere italiano e vivere in Italia, dove Rolex è dominatore incontrastato della scena, ed il Rolex Daytona è il cronografo più amato.

tom kristensen rolex

Parliamo di una collezione ricca di storia, di un orologio che non avrà avuto l’onore di andare sulla luna, o di essere la prima scelta dei presidenti americani, ma il Rolex Daytona vanta una storia ugualmente affascinante, legata alle corse automobilistiche ben prima che altre marche di orologi entrassero nel settore.

1903-1935: le origini del Rolex Daytona

Quanti sanno davvero in che occasione nasce il Rolex Daytona? Se avete letto i miei articoli sul marchio ed in particolare uno degli ultimi in cui ho iniziato a confrontarlo con marchi della concorrenza, saprete che ricordo spesso il motto del marchio: “Every Rolex tells a story“. E’ un motto che testimonia quanto Rolex abbia da tempo valicato i confini di semplice marchio di orologi per entrare nel club delle icone del lusso.

daytona beach

A proposito di storie, il Rolex Daytona è stato il primo cronografo sportivo ad andare al polso di un pilota durante una gara od una prova di velocità americana. Il nome è legato a Daytona Beach che è stata, dal 1903 al 1935, il palcoscenico di alcuni tra i più memorabili record di velocità e di bellissime sfide. Su questa spiaggia di sabbia dura, adatta per lunghezza e larghezza ad ospitare bolidi ad alta velocità e saziare lo spirito pionieristico di americani ed europei, si sono confrontati due giganti della velocità: Sir Malcolm Campbell e Sir Henry Segrave.

sir malcolm campbell 3

Entrambi britannici, ricchi e molto ambiziosi, Campbell e Segrave si confrontarono più volte a Daytona Beach, luogo più adatto del circuito ovale di Brooklands, per sfidarsi a suon di record di velocità, con l’obiettivo di superare abbondantemente i 300km/h. I velivoli che oggi stabiliscono record di velocità sul lago salato di Bonneville devono molto ai velivoli creati da questi due signori inglesi, i cui bolidi, costruiti in gran segreto, montavano motori da aereo.

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Segrave si aggiudica la prima sfida, superando i 328km/h a bordo della Sunbeam Mystery S, ma nel 1928 Campbell risponde raggiungendo i 333km/h a bordo della Bluebird. L’anno successivo Segrave alza l’asticella, raggiungendo i 372km/h a bordo del Golden Arrow, e guadagnandosi così la prima pagina del New York Times. Sfortunatamente, Segrave morirà nel 1930 durante un tentativo di record di velocità sull’acqua, lasciando a Campbell il ruolo di pioniere dell’alta velocità.

sir malcolm campbell

Con Bluebird IV e Bluebird V, Sir Malcom Campbell ha raggiunto il record di 253mph (407km/h) nel 1932 e 276mph (445km/h) nel 1935, rispettivamente. Già dal 1930, Sir Malcolm Campbell indossava un Rolex al polso e ciò lascia ipotizzare che Campbell sia stato con buona probabilità il primo (od uno dei primi) vero testimonial internazionale, e naturale, di Rolex.

In quegli anni, il Rolex Daytona non era neanche un’idea, perché il primo Cosmograph debutterà solo nel 1963, ma l’associazione tra Rolex e Daytona, tra il marchio e la velocità, aveva posto le basi per la genesi di una leggenda.

1936-1959: l’evoluzione di Daytona Beach

L’aumento della velocità di punta dei prototipi a seguito dell’aumento di potenza (il Bluebird V aveva un motore d’aereo da 2.300CV) fa emergere i limiti della spiaggia di Daytona Beach, il cui manto non è sufficientemente compatto ed il lago salato di Bonneville diventa la meta preferita per i maniaci dei record di velocità.

bluebird 1935

La spiaggia di Daytona Beach non scompare dal circus ma evolve, trasformandosi in un circuito. E’ l’alba del campionato NASCAR (National Association for Stock Car Racing) ma ben presto questa striscia di sabbia sull’oceano inizia a cedere sotto il peso delle gare, ragion per cui il presidente della NASCAR, William France Sr, propone la costruzione di un circuito permanente in cemento, che debutta nel 1959. A quel tempo, del Rolex Daytona, non c’è ancora alcuna traccia ma Rolex fa parte ormai del DNA di Daytona Beach.

1959: inizia la leggenda del Rolex Daytona

Il nuovo circuito di Daytona era innovativo per l’epoca: lungo 5,73km, era dotato di 12 curve di cui 2 inclinate a 31° per consentire ai piloti di raggiungere elevate velocità in curva senza essere scaraventati fuori dalle recinzioni a causa dell’elevata forza centrifuga sviluppata.

William France Sr fece realizzare anche un tracciato classico all’interno del trio-ovale per allargare l’offerta di competizioni ed attrarre più piloti professionisti a Daytona. La leggenda del Rolex Daytona è prossima ad iniziare ma le basi sono state poste.

rolex cosmograph daytona storia

Questa pubblicità (fonte: www.thewatchology.com) mostra William France Sr ed il suo Rolex Zephyr Oyster Perpetual mentre parla con Paul Whiteman, ma ha anche un altro significato: lo spirito pionieristico di Rolex nel campo della comunicazione e la sua capacità unica di interpretare il concetto di ambassador: è quest’ultimo a scegliere il marchio, non viceversa.

Osservando il cartellone pubblicitario si scorge, in basso a destra, che Rolex è già orologio ufficiale della compagnia PanAm. Piuttosto, anche se bisognerebbe indagare a fondo, sembra che nessun altro marchio abbia avuto la lungimiranza di investire in questo segmento sportivo in così forte sviluppo ed in un mercato, quello nordamericano, che per volume d’affari ed importanza non ha tuttora eguali. Rolex ha trovato campo libero, il resto lo ha costruito con la proverbiale robustezza dei suoi orologi.

1963: nasce il Rolex Cosmograph, padre del Rolex Daytona

Fin dalle prime edizioni della Daytona Continental, al vincitore veniva regalato un orologio Rolex. Quando il Rolex Cosmograph debutta, nel 1963, il regalo assegnato al vincitore non è più un Rolex qualsiasi, ma un Rolex Cosmograph, cronografo sportivo che diventerà presto Rolex Cosmograph Daytona ed infine Rolex Daytona.

rolex 24 Daytona

Il Rolex Daytona è al polso di piloti, quindi celebrità, ancor prima che Rolex diventi sponsor ufficiale della 24 Ore di Daytona, accordo di partnership che è stato siglato solo nel 1992. La sponsorizzazione ha solo certificato il raggiungimento della fama: attori e piloti come Paul Newman indossavano già un Rolex Daytona in gara e fuori.

jackie stewart

Nel 1963 debutta la referenza 6239, evoluzione della 6238, il Rolex PreDaytona. Dal punto di vista estetico, la grande novità è lo spostamento della scala tachimetrica dal quadrante alla lunetta e l’adozione di un quadrante panda o reverse panda.

il primo rolex daytona 6239 anno 1963

Già in questa prima versione, emerge una caratteristica distintiva del Rolex Daytona: la lunetta è larga e la scala tachimetrica è ben leggibile.

rolex daytona paul newman dial 6239

E’ un aspetto su cui Rolex si impegnerà nelle versioni successive a migliorare ulteriormente ed a farne un elemento distintivo. Spesso imitata, mai eguagliata.

Paul Newman Daytona

Gli indici quadrati all’interno dei contatori, la scala dei secondi di colore rosso, e la scritta di colore rosso “Daytona” sul quadrante definiscono una seconda versione, preferita da Paul Newman, ed oggi indicata ufficialmente come il Paul Newman Daytona.

1965: il Rolex Daytona evolve; pulsanti cronografici a vite e lunetta nera

Sono due le grandi novità che riguardano la neonata referenza Rolex Daytona 6240 (e le successive): i pulsanti a pompa sono sostituiti da pulsanti a vite, che ne garantiscono l’impermeabilità ed evitano l’azionamento accidentale del cronografo. La lunetta in acciaio viene sostituita da un anello in plexiglass nero sul quale è incisa la scala tachimetrica.

rolex daytona 1965 ref 6340

Inoltre, il Rolex Daytona del 1965 è il primo cronografo certificato cronometro e viene aggiunta per la prima volta la versione in oro da 18 carati, che è oggi non meno popolare di quella in acciaio. La referenza 6340 e le successive aprono un ciclo che si chiuderà nel 1988, e con esso il Rolex Daytona a carica manuale.

1988: debutta il primo Rolex Daytona automatico

Il 1988 segna la nascita del più longevo Rolex Daytona perché, salvo le inevitabili modifiche meccaniche ed estetiche, questo design è tuttora disponibile a catalogo. Andiamo per gradi: il Daytona diventa automatico. Non disponendo ancora di un suo calibro crono di manifattura, Rolex si affida al movimento Zenith El Primero, ma la base del movimento è profondamente modificata.

La frequenza viene portata da 36.000 a 28.800 alternanze/ora, l’organo regolatore con bilanciere è ad inerzia variabile e di produzione Rolex, la spirale è Breguet, il sistema di ricarica automatica è il Perpetual. Inoltre, il neonato calibro 4030 è certificato cronometro dal COSC.

rolex daytona 16520 year 1988

Sono le prime prove di Rolex come manifattura di cronografi ed un anticipo del futuro calibro 4130. La più grande innovazione, ed anche il più grande rischio, è lo stile ripensato e attualizzato: la cassa cresce da 36mm a 40mm, a beneficio della lunetta che definisce la personalità del Daytona d’ora in poi; è un ampio disco con la scala tachimetrica cresciuta fino a 400 unità, ed è tuttora la lunetta più apprezzata sui cronografi sportivi.

Denominato Rolex Daytona Zenith 16520, o semplicemente Rolex Daytona 16520 il modello si distingue tecnicamente, come detto, per una serie di modifiche rilevanti: si parte dalla massa oscillante, le cui alette ammortizzatrici sono fissate con rivetti.

Si prosegue con altri componenti cruciali quali  il bilanciere, a quattro razze sul Rolex a fronte delle tre presenti sul calibro 400 di Zenith. Il bilanciere del Rolex Daytona Zenith è più grande (frequenza di oscillazione ridotta), monta viti microstella e spirale Breguet. Infine il ponte del bilanciere non ha la racchetta di regolazione, in quanto la spirale è libera. Ci siamo concentrati sulle macro differenze tra i due calibri, assolutamente non trascurabili.

Il Rolex Daytona 16520 è l’antesignano del moderno Rolex Daytona, preferito da molti rispetto alla versione moderna in acciaio con lunetta in ceramica, ed estremamente ricercato in alcune versioni particolari come nel caso del modello cosiddetto Patrizzi.

Il Rolex Daytona Patrizzi

Il Rolex Daytona referenza 16520 (cassa e bracciale in acciaio) è in assoluto uno tra i Rolex Daytona più desiderati dell’epoca moderna, ed in alcuni casi è ancora più desiderato che in altri. Su alcuni esemplari i contatori hanno virato dal colore argento al marrone. Si tratta di modelli con quadrante nero (che si accompagna a quello dei quadranti della referenza 116520 dal bianco ad un leggero verde) e l’effetto che vedete in foto rende questo Daytona particolarmente ambito.

Rolex Daytona Patrizzi
Fonte: Faraone Casa d’Aste

Fu Osvaldo Patrizzi a notare per primo il fenomeno su questa referenza, che altro non è che un effetto patina generato da una reazione chimica, attivata dalla bassa protezione dell’argento il quale, se non protetto adeguatamente dagli agenti esterni, è soggetto come sappiamo ad una naturale e progressiva ossidazione.

2000: il movimento Rolex 4130 sostituisce il 4030

Il Rolex Daytona 16520 raccoglie un grande successo, Rolex ha trovato la strada che porta al cronografo definitivo. Personalmente, non ho mai amato alla follia la scala tachimetrica incisa sulla lunetta in acciaio lucida, ma è fuor di dubbio che offra una leggibilità insuperabile, esaltata con l’introduzione della lunetta in ceramica.

Un altro grande pregio del Daytona lungo tutto il suo ciclo di vita, è che Rolex non ha mai ceduto alla tentazione di inserire la finestra della data, che avrebbe reso meno credibile un cronografo nato per le competizioni e dalle competizioni, minandone l’equilibrio estetico.

rolex Daytona gold

L’anno 2000 è una data importante perché Rolex consolida il successo lanciando un movimento meccanico realizzato internamente, il calibro 4130, un cronografo che punta su una progettazione mirata all’efficienza, alla semplificazione delle operazioni di service, e con 72 ore di massima riserva di carica.

La scritta Daytona è in questo caso applicata anche sulla massa oscillante. Il nuovo calibro porta anche una modifica nella disposizione dei registri, i secondi si spostano dal nove al sei ed i due contatori orizzontali non sono più allineati alle lancette di ore e minuti, ma spostati leggermente più in alto.

Il Rolex Daytona movimento Zenith 16520 ha quindi lasciato il passo al nuovo Rolex Daytona 116520 che resta in produzione dalla fine dell’anno 2000 (anche se viene spesso indicato 2001) fino al 2016, anno del debutto della versione con lunetta in ceramica che tutti conosciamo oggi. Il Daytona Rolex 116520 è il primo a montare la spirale Parachrom e si distingue, esteticamente, per una chicca: il logo Rolex nascosto ad ore sei.

Fonte: Antiquorum

Alcuni dei primi esemplari di Daytona Rolex 116520 hanno sviluppato una particolare patina sul quadrante, in particolare quelli costruiti dal 2000 al 2002 con seriali P, K, Y. Sia Antoquorum, cui appartiene la foto sopra, che Phillips, hanno venduto alcuni esemplari di questa particolare versione a prezzi da capogiro: da 150.000 a 200.000 Euro. E pensare che all’inizio della sua carriera, il Daytona di nuova generazione era “poco ambito”.

2004: Rolex Daytona Leopard

In quest’anno Rolex ha lanciato il modello più lussuoso ed eccentrico fino all’arrivo, almeno, del modello Daytona Rainbow. Il Rolex Daytona SACO Leopard referenza 116598 ha aperto un nuovo trend tra i Rolex in oro, trend che non si è esaurito con questa prima edizione, diventata famosa al polso dell’attore americano Nicholas Cage.

rolex daytona leopard
Fonte: Sotheby’s

“Nomen omen” verrebbe da dire osservando il motivo su quadrante e cinturino. Fu lanciato a Basilea nel 2004 in occasione della fiera, e si distingue anche per la lunetta interamente riempita di zaffiri color arancione, un “motivo” che non è rimasto un caso isolato. Nel 2022 il tennista ed ambasciatore di lungo corso Roger Federer ha sfoggiato un Daytona con lunetta simile.

2011: Rolex Daytona Cerachrom

Nel 2005 Rolex ha lanciato la prima lunetta in ceramica sul GMT-Master 2 e nel 2016 trasforma la lunetta in acciaio del Rolex Daytona in un disco graduato in ceramica realizzato secondo il processo brevettato Cerachrom. La lunetta in Cerachrom compare sul Daytona la prima volta nel 2011 su un Rolex Daytona Everose 18 carati referenza 116515LN, con numeri arabi, quadrante cioccolato e cinturino in pelle.

rolex daytona oro oysterlex 116518ln

Successivamente fa la comparsa sul Rolex Daytona in platino, sul quale viene montato un disco di colore marrone con indici a contrasto bianchi. I numeri inoltre seguono l’andamento della circonferenza e questa scelta rende l’insieme quadrante e lunetta particolarmente ampio, visivamente (questa disposizione è presente inoltre sulle versioni full gold e Rolesor).

2016: Rolex Daytona Acciaio Cerachrom

Il Rolex Oyster Perpetual Cosmograph Daytona Acciaio e Cerachrom ha rappresentato, per quanto mi riguarda, un cambiamento epocale.

rolex daytona acciaio cerachrom

Sono innegabili la eccellente simmetria del quadrante e le perfette proporzioni tra quadrante, lunetta, anse e profilo della carrure, spesso imitate ma mai eguagliate, ma ho sempre pensato che su un cronografo la scala tachimetrica dovesse essere stilisticamente ed esteticamente separata dalla cassa ed inserita su una lunetta di colore nero, come è finalmente avvenuto. Queste considerazioni, che riguardano i miei gusti personali, valgono in generale, per ogni cronografo, non solo per un Rolex.

Inserto ghiera in ceramica Cerachrom ed acciaio.

Quel disco in Cerachrom toglie un’oncia di classicismo e ne aggiunge due di sportività, oltre a garantire una resistenza ai graffi superiore a qualsiasi acciaio, ne attenua poi l’aspetto eccessivamente classico e dona uno stile più marcatamente sportivo ed anche più maschile al Daytona.

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Inoltre, dal 1988, la lunetta non è piatta e sopraelevata ma è su un piano inclinato, una soluzione originale che ha aumentato la superficie dedicata alla scala tachimetrica, migliorandone la lettura e creando una soluzione di continuità tra vetro zaffiro (che sporge appena) e cassa.

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Al contrario di altri cronografi, non c’è alcun gap tra cassa, lunetta, vetro e bracciale, sembra quasi che la lunetta sia inserita nella cassa e questo design aumenta la percezione di avere tra le mani quello che da sempre definisco un “piccolo lingotto” che offre una percezione di lusso sportivo che anche nella versione in acciaio lo fa brillare in modo particolare (parte del merito è dato dalle caratteristiche dell’acciaio 904L).

2017: Rolex Daytona Oro Cerachrom e Oysterflex panda

Il marchio sponsor ufficiale della Formula 1 ha proseguito infatti lo sviluppo della nuova gamma del Rolex Daytona, iniziata con la versione in platino del 2013, che ha aperto la via alla lunetta in Cerachrom, passando per le due referenze in acciaio, la 116500LN sia con quadrante bianco che nero, che hanno mandato in pensione le storiche referenze tutto acciaio, fino alle tre versioni in oro e quadrante panda di quest’anno.

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Rolex, per fare un po’ di ordine tra le ormai tante referenze che fanno parte della famiglia Rolex Daytona, ha già presentato anni fa i nuovi Rolex Daytona in oro con lunetta in Cerachrom e bracciale Oysterflex, tutti identificati con la referenza 116515LN, con numeri arabi o indici a bastone applicati ed esclusivamente con cassa in oro Everose, la lega proprietaria di Rolex.

rolex daytona oro oysterflex

La vera differenza tra l’ultima versione e le precedenti di questa referenza, è la presenza del quadrante panda, che viene poi estesa e replicata in oro bianco e giallo, due versioni che ancora mancavano e che chiudono il cerchio del Rolex Daytona come storicamente lo conosciamo, ovvero quelli della serie 62XX.

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A completare le tre versioni non un bracciale Oyster tre maglie in oro e nemmeno un ordinario cinturino in gomma, ma Oysterflex, la declinazione Rolex del cinturino in gomma, costituito da un elastomero con all’interno una lama per dare sufficiente struttura al cinturino e garantire che non sia soggetto a deformazioni, nel tempo, che possano alterarne l’aspetto, un credo del marchio ginevrino. Non una novità assoluta, visto che ha fatto il suo debutto due anni fa sullo Yacht Master 40 referenza 116655.

2018: Rolex Daytona Rainbow

L’anno riportato nel titolo potrebbe essere fuorviante; la prima versione del Rolex Daytona Rainbow fu presentata nel 2012 in due opzioni: uno con cassa in oro giallo ed uno con cassa in oro bianco. Nel 2018, a Baselworld, Rolex ha presentato la nuova versione del Daytona Rainbow, questa volta con cassa in oro rosa.

Prima però di passare alla sua breve descrizione, perchè si chiama Daytona Rainbow? E’ presto detto, basta osservare la lunetta che non monta una scala tachimetrica ma una lunga fila di 36 zaffiri taglio baguette i cui colori riproducono idealmente le tonalità dell’arcobaleno.

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Il nome non è di pura fantasia ma è in questo caso sostenuto proprio da Rolex, che ha associato a questo modello la referenza 116595RBOW, in cui le ultime quattro lettere sono chiaramente una sintesi di RAINBOW. Gli zaffiri si trovano anche sugli indici del quadrante, mentre i tre registri hanno una finitura particolare; sono in Gold Crystals rosa, lega realizzata da Rolex che offre una spiccata lucentezza. Gli zaffiri cono infine corredati da 56 diamanti taglio brillante.

Il Rolex Daytona Rainbow è senza dubbio il Rolex Daytona più caro tra quelli moderni ed ha un prezzo di mercato che supera abbondantemente i 500.000 Euro.

2021: Rolex Daytona Meteorite

Nel 2021, Rolex ha presentato tre nuovi modelli del Daytona, tutti con quadrante meteorite metallica. Il primo ha cassa in oro bianco e cinturino Oysterflex. E’ quindi dotato di lunetta in ceramica Cerachrom.

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Le altre due declinazioni sono tutte in oro, rispettivamente in oro giallo 18 carati o rosa Everose. Anche in questi ultimi due casi, i contatori cronografici sono a contrasto con la base, sempre in meteorite metallica.

rolex daytona meteorite collezione

La collezione prevista inizialmente è stata poi estesa. A febbraio 2023, i Rolex Daytona meteorite sono cinque; ai modelli iniziali sono state infatti aggiunte due nuove referenze: oro giallo su Oysterflex e oro bianco su bracciale.

Nuovo Rolex Daytona 2023

Nel 2023, in occasione del sessantesimo anniversario, il Rolex Daytona ha subito un consistente aggiornamento (pur considerando come il termine consistente si associ a Rolex).

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Il modello non è stato stravolto in dimensioni e proporzioni generali, e non potrebbe essere diversamente per il cronografo per eccellenza ed uno degli orologi più ammirati di sempre, ma gli interventi, sia estetici che tecnici, sono tutt’altro che di secondo piano.

Cassa e quadrante

Partiamo dal secondo, che prevede un maggiore contrasto tra i contatori cronografici e la base del quadrante stesso, al fine di far meglio risaltare la geometria a V per eccellenza nel mondo dell’orologeria.

In particolare, gli anelli intorno ai registri sono lucidati e più evidenti e, sui modelli con lunetta in ceramica, un sottile anello dello stesso materiale della cassa (lucidato) circonda il disco Cerachrom di forma tronco-conica.

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Anche la cassa è stata aggiornata, con una serie di leggere modifiche, soprattutto nella zona delle anse, per ingentilire ulteriormente la forma. Contestualmente, secondo le dichiarazioni del marchio, la carrure ha una superiore lucentezza. Sarebbe bello poter mettere uno di fianco all’altro la generazione uscente e quella nuova, sì da provare a cogliere tutte le differenze.

Il nuovo calibro Rolex 4131

Come anticipato, c’è una grande novità sotto la pelle; è il nuovo calibro 4131 che sostituisce il movimento 4130 e porta in dote una serie di nuove caratteristiche. Innanzitutto monta per la prima volta una massa oscillante scheletrata, che si presenta in oro sui modelli alto di gamma, ed una lavorazione dei ponti che il marchio definisce Côtes de Genève Rolex. Differisce dalla classica decorazione per una sottile scanalatura lucida tra una striatura e l’altra.

I tecnici hanno lavorato molto sulla parte meccanica, riducendo il numero di componenti della funzione cronografo; inoltre il calibro 4131 integra ora lo scappamento Chronergy già presente sulla maggior parte dei calibri solo tempo, mentre il cuscinetto a sfere su cui è montata la massa oscillante è stato ottimizzato.

L’autonomia totale, a piena carica, è pari a 72 ore. Nella foto sopra è possibile notare le differenze tra le due versioni del calibro; il Rolex Daytona Platino 2023 è l’unico modello in gamma a montare un vetro trasparente sul fondo (insieme al modello Le Mans), che consente di ammirare il rinnovato calibro.

Il Rolex Daytona celebra 100 Anni della 24 Ore di Le Mans

L’edizione 2023 della più famosa corsa di endurance al mondo, la 24 Ore di Le Mans, segna la numero 100 dalla prima edizione. E’ un traguardo storico che ha tra l’altro visto la Ferrari rientrare dopo un lunghissimo periodo di assenza e vincere la massacrante competizione.

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Rolex ha celebrato l’anniversario con un modello commemorativo che ha fatto impazzire gli appassionati di tutto il mondo, e che andrà al polso dei vincitori della competizione, come da tradizione. Il nuovo Rolex Daytona 100° Anniversario 24 Ore di Le Mans è una versione speciale della più recente edizione del Daytona, presentata a Watches and Wonders 2023.

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Tra le sue caratteristiche estetiche risalta innanzitutto l’associazione unica tra la cassa in oro bianco ed il bracciale, una combinazione che abbiamo visto, in edizione Cerachrom, realizzarsi esclusivamente in associazione con il cinturino Oysterflex. Il nuovo Rolex Daytona 100° Anniversario 24 Ore di Le Mans si distingue poi per alcuni dettagli unici ed evocativi.

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Il numero 100 (realizzato in ceramica) sulla lunetta con scala tachimetrica è di colore rosso e si accoppia in modo brillante alla scritta Daytona rossa sul quadrante. Altra chicca estetica è rappresentata dai contatori crono di colore bianco che si ispirano senza mezzi termini ai quadranti dei Paul Newman Daytona.

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Non solo estetica ma tecnica al suo servizio; noterete che su questa edizione speciale del Cosmograph Daytona il contatore delle ore cronografiche è sulle 24 ore.

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L’orologio monta infatti una versione nuova del calibro automatico, intitolata calibro Rolex 4132 che si distingue dal modello tradizionale in gamma per questa complicazione aggiuntiva. Trattandosi di un modello in oro bianco, il prezzo è a richiesta.

Il Rolex Daytona più costoso della storia

Qual è il Rolex Daytona più caro di sempre? E’ uno speciale Rolex Daytona Paul Newman referenza 6239 che l’attore e pilota indossava quotidianamente. E’ stato battuto all’asta di Phillips il 26 ottobre 2017 a New York. Il Paul Newman Daytona ha raggiunto l’incredibile cifra di 17,752,500 di dollari.

rolex paul newman daytona
Fonte: Phillips

Il Cosmograph Daytona per eccellenza fu acquistato dalla moglie del celebre attore e pilota, Joanne Woodward, da Tiffany.

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Fonte: Phillips

Prodotto nel 1968 reca, inciso sul fondo cassa, la frase “Drive carefully, me” fatta incidere dalla moglie per scaramanzia vista la partecipazione attiva del marito alle corse automobilistiche.

Gli ambasciatori del Rolex Daytona

Paul Newman è stato il più famoso ambasciatore non solo di Rolex, ma del Rolex Daytona in particolare. La schiera di ambasciatori ufficiali del marchio è oggi vasta ed include non solo personaggi delle competizioni automobilistiche statunitensi, ma del mondo delle competizioni in generale, considerando che Rolex è partner globale del campionato del mondo di Formula 1, ma è anche partner della 24 Ore di Le Mans, del Goodwood Revival, della Monterey Classic Car Week e, infine, del Campionato FIA World Endurance.

mark webber rolex

Tra i suoi attuali ambasciatori compaiono l’ex pilota di Formula 1 Mark Webber e l’ex campione del mondo di Formula 1 2016 Nico Rosberg, mentre tra i piloti che hanno scritto la storia delle gare di durata compare Tom Kristensen; si uniscono all’ambasciatore storico più rappresentativo del Rolex Daytona, se si esclude Paul Newman: Sir Jackie Stewart.

Rolex Daytona prezzo

Quanto costa un Rolex Daytona? Il prezzo di un Rolex Daytona nuovo oscilla dai 14.900€ della ricercatissima referenza 116500LN in acciaio e lunetta Cerachrom agli oltre 70.000€ necessari per il Rolex Daytona platino (il prezzo di listino non è indicato sul sito). Per maggiori informazioni leggete il nostro articolo sul listino prezzi Rolex.

(Photo credit: Horbiter®, Rolex, Google)

Gaetano C @Horbiter®

Instagram – Gaetano Cimmino

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