Chiamato anche "calendario perenne", il calendario perpetuo è - come il nome stesso suggerisce - un calendario in grado di tenere il conto del tempo in modo continuo. A voler indagare su questo tipo di calendario, si finisce con l’imbattersi in sue versioni assai diverse, da quelle specificamente riferite al suo uso negli orologi, a quelle che lo vedono come calendario domestico manuale o gioco per bambini, ai numerosi algoritmi che circolano su internet per calcolare un giorno preciso di un determinato anno, il cosiddetto “che giorno era”.
Noi ci concentreremo sul calendario perpetuo in termini storici (come nasce e perché) e delle sue applicazioni nel mondo dell'orologeria.
La misurazione del tempo è, da sempre, connessa a fenomeni astronomici.
Sulla base di questo, i calendari maggiori si dividono in tre grandi macro categorie:
Il calendario è uno degli strumenti più utili di cui la razza umana disponga: ogni uomo ha bisogno di tenere sotto controllo il tempo che scorre. Il calendario che gran parte del mondo utilizza oggi si divide in 12 mesi, 365 giorni negli anni normali e 366 negli anni bisestili.
Ma è sempre stato così?
Non è strano che siano esistite (e ancora esistano) diverse tipologie di calendari. Come già detto, la misurazione del tempo è da sempre legata all’utilizzo di punti di riferimento che ne permettano il calcolo circolare.
Tenendo conto dell'importanza attribuita agli astri dalle diverse civiltà nel mondo, comprendiamo con facilità quindi come sia possibile che anche nell’antichità il calcolo fosse molto diverso da un punto all'altro del globo.
Il calendario maggiormente utilizzato ai giorni nostri è il Calendario Gregoriano, così chiamato in onore del suo istitutore, papa Gregorio XIII, che lo rese ufficiale nel 1582.
L’anno giuliano (quello riferito al Calendario Giuliano) si era rivelato più lungo di quello solare, facendo accumulare fino a 10 giorni al tempo di Gregorio XIII, che decise così di correggere il tiro: con l’aiuto dei migliori astronomi, eliminò questi 10 giorni e stabilì inoltre che, ogni 400 anni, venissero tolti altri 3 giorni.
Per questo tipo di calendario vanno quindi considerati anni bisestili solo gli anni secolari divisibili per 400.
Un orologio con calendario perpetuo misura giorno e mese tenendo conto anche della sfasatura degli anni bisestili.
Ad introdurre per primo il calendario perpetuo all’interno di un orologio è stato l’inventore del tourbillon, Abraham Louis Breguet. Nel 1795 mostra agli occhi del mondo la sua estrema maestria di orologiaio con il suo Quantième Pérpétuel, orologio da tasca in grado di tenere il conto dei mesi dell’anno senza che la mano dell’uomo debba fare alcunché. Questo può quindi essere considerato un calendario perpetuo antico, inteso chiaramente nella sua applicazione ad un orologio.
Nel corso degli anni, sono state tante la case produttrici a competere per la produzione migliore di questo tipo di complicazione, complice anche la crescente richiesta del mercato.
A dare un contributo fondamentale allo sviluppo del calendario perpetuo negli orologi è stata però la Patek Philippe, che con il suo ref.1526 portò per prima questo tipo di complicazione ad una produzione industriale.
A fare da fulcro al meccanismo è la ruota dentata che impiega ben quattro anni a terminare una rotazione completa. Divisa in 48 parti identiche tra loro (ciascuna delle quali rappresenta un mese), ruota in un modo molto preciso. Tra un mese e l’altro, le tacche hanno profondità diverse:
Grazie ad un meccanismo così complesso, questa complicazione è in grado di mantenere una precisione estrema anche nel caso degli anni bisestili.
Data l’estrema difficoltà di realizzazione di questo tipo di complicazione, solo i marchi più prestigiosi e con la manodopera più abile sono in grado di offrire modelli che ne sono dotati. Il calendario perpetuo in un orologio è quindi un inequivocabile elemento di lusso.
Tra le grandi maison di produzione di questo tipo di complicazione, Patek Philippe offre modelli che addirittura aggiungono altre complicazioni a questa del calendario perpetuo (come la ripetizione minuti o il cronografo).
Altro gigante dell’orologeria svizzera, questa maison ha regalato al mondo dell’orologeria dei modelli incredibili.
Di questa maison è un ottimo esempio l’Overseas Calendario Perpetuo, modello appartenente, appunto, alla collezione Overseas.
Mostra la data alle ore 3, le fasi lunari alle 6, il giorno alle 9, il mese alle 12, l’anno bisestile dentro il sotto-quadrante che indica il mese. I prezzi di un Vacheron Constantin calendario perpetuo possono variare dai 68.000 euro per la collezione Overseas ai 57.000 per la collezione Patrimony.
A questa giovane casa di produzione appartiene una nuova tipologia di calendario perpetuo, del tutto integrato nel movimento dell'orologio e composto della notevole cifra di 581 componenti.
Stiamo parlando del Legacy Machine Perpetual, un tipo di struttura comparsa per la prima volta nel 2015 e progettata per occupare meno spazio e dare maggiore libertà nel movimento dell'intero meccanismo. In questo tipo di modello, l'ora è mostrata in un sotto-quadrante alle 12, il calendario alle 3, 6 e 9, la riserva di carica alle 4.30 e l'anno bisestile alle 7.30.
Le differenze della complicazione Legacy Machine con i progetti canonici stanno in:
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