Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph

Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph è un crono unico

Ball Watch è un marchio americano, fondato nel 1861 da Webb Ball, un uomo legato a doppio filo alla nascita ed allo sviluppo delle ferrovie americane, che hanno di fatto unito la costa est e quella ovest del continente. È un marchio molto conosciuto negli Stati Uniti ed anche in Europa, poco in Italia, che vanta da anni una partnership con BMW per la realizzazione di collezioni dedicate. Delle sue origini statunitensi (oggi è svizzero al 100%) conserva lo spirito, quello di produrre orologi robusti, tipo heavy duty, con una serie di caratteristiche tecniche fuori dal comune, tra queste il più noto è forse l'utilizzo di un sistema di microtubi a gas al posto dei classici indici ricoperti di SuperLuminova, utilizzata largamente dai marchi svizzeri (eccetto Rolex ed i marchi giapponesi).

Conosco il marchio da almeno un paio di anni fa e l'ho sempre apprezzato per la sua capacità di realizzare tool watch con apprezzabili specifiche antimagnetiche ed antishock, dimostrazione che il marchio punta a creare orologi veri, che attirino il competente, chi vuole spendere a fronte di veri contenuti. Tanta solidità non si è sempre sposata con la necessità di portare l'orologio quotidianamente, in cui comodità, understatement, eleganza sportiva ti fanno all'ultimo minuto virare dalla scelta emozionale verso quella più sicura, ma anche scontata e banale.

Il Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph mette su un tavolo questi due aspetti, li mescola e rappresenta l'inizio di una fase 2.0 del marchio in cui i suoi contenuti identitari si accompagnano ad uno stile meno deciso e brutale, più raffinato, che si trova già sulle collezioni Ball for BMW. Fedele alla sua missione di interpretare l'orologio sportivo in modo differente dagli altri, il  Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph introduce una simpatica, utile ed esteticamente piacevole funzione, quella del cronografo “slide” in cui i pulsanti crono sono sostituiti da una piccola slitta sul lato sinistro della cassa che attiva, ferma e azzera il contatore crono. Non è una prima assoluta in orologeria, ma è la prima volta che questa soluzione viene adottata su un cronografo meccanico accessibile ad un pubblico più ampio. In realtà le funzioni sono due perchè il Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph è a tutti gli effetti un crono monopulsante.

L'eliminazione dei pulsanti crono rende la cassa un piccolo monolite con la stessa pulizia di un meccanico tre sfere e la complicazione della funzione crono. Una sorta di quadratura del cerchio. La sensazione che si ha è quella di un orologio imponente, del resto la cassa è larga 47,6mm e spessa più di 15mm, con uno stile molto vicino a quello di un diver (sarà probabilmente la vaga e casuale somiglianza con un Aquatimer Crono) ed un design particolarmente curato. Se la forma della cassa, concava, dalla corona alle anse è tipica della serie Engineer, in particolare della Hydrocarbon, il lavoro più certosino è stato fatto nella realizzazione della lunetta e del bel bracciale in acciaio con il risultato che il Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph si posiziona più in alto rispetto agli altri modelli ed è un richiamo a chi ama, ci sono anche io, gli accoppiamenti perfetti tra cassa e bracciale che sono un chiaro esempio di come un marchio ha lavorato in fase di progettazione e successivamente nello stampare e fresare l'acciaio.

Gli indici sopraelevati ed i contatori crono almeno 3mm più in basso danno una consistente profondità ad un quadrante di un nero opaco cui Ball ha aggiunto dei leggeri accenti rossi. Va bene così, perchè un quadrante tipo “Panda”, che qualcuno potrebbe chiamare in causa, oltre ad essere fuori luogo, avrebbe appesantito un orologio che ruota essenzialmente intorno al concetto della cassa, facendogli fare un salto triplo nella banalità.

Sono contento di vedere che, rispetto alle prime release del modello, di cui c'è traccia in rete, il marchio abbia eliminato il logo RR (RailRoad) dalla lancetta dei secondi centrali, che poco ha a che fare con questo orologio e sono rimasto ben impressionato da come si indossi: l'unico vero problema è il peso non contenuto della versione tutta in acciaio, una meraviglia per la qualità del bracciale che fa davvero impallidire gli equivalenti di alcuni marchi sulla carta più blasonati. La cassa, i più attenti lo avranno notato, ha anche una elegante chiusura sul fondo con un motivo che ricorda le casse dei diver di un tempo con la cosiddetta chiusura del tipo “Supercompressor”.

Il Ball Engineer Master 2 Slide Chronograph è sostanza, come in ogni orologio Ball: resistente agli shock fino a 5000g, antimagnetico fino a 4800A/m. Una opzione da valutare se si è tra i cosiddetti “early adopters” o si ha voglia di provare un marchio diverso che comunica con i contenuti più che, devo dirlo, con i soliti attori famosi ed il luccichio digitale di cui abbiamo forse tutti un po' abbastanza.

È in vendita, prezzo in dollari, a 3300 nella versione in acciaio e 100 in meno nella versione con cinturino in gomma e fibbia ad ardiglione, non disponibile al momento della mia “intrusione” allo stand Ball a Basilea. Un prezzo competitivo per un orologio che è entrato di diritto nella mia personale lista dei desideri.

(Photo credit: courtesy of Ball Watch; Horbiter®'s proprietary photo-shooting)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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