Una lettura attenta della storia recente di Piaget svela che la manifattura svizzera ha finora realizzato otto calibri scheletrati, che superano di slancio la decina se contiamo tutte le varianti. Sebbene Piaget abbia investito sul calibro scheletrato in epoca recente rispetto a quanto fatto con il movimento ultrapiatto, va sottolineato che scheletratura ed ultrapiatto sono diventati ottimi alleati nel proporre orologi tanto complicati, meccanicamente, quanto sottili. Del resto, ogni esperto di orologeria vi potrà confermare che il processo di scheletratura di un movimento ha dignità di complicazione orologiera. L’idea di scheletrato coinvolge infine il Piaget Polo; il Polo Skeleton 2021 non è una nuova interpretazione su base Polo, ma con molta probabilità è l’inizio di un percorso teso ad estendere la collezione e riempire progressivamente il gap tra solo tempo sportivo in acciaio ed esclusivi Polo Emperador con complicazione tourbillon e ripetizione minuti destinati ad un pubblico ristrettissimo.
Svelato nel 1979, il Piaget Polo appartiene alla pattuglia degli orologi sportivi di lusso in acciaio apparsi sulla scena negli anni settanta e adatti a tutte le occasioni. Pochi, analizzando i primi dati di vendita, avrebbero scommesso un’oncia sulla longevità di questa formula osservando quanto siano invece popolari a distanza di cinquant’anni. Al contrario, l’industria svizzera ha dato con questa formula una sterzata al suo futuro e Piaget sembra ora voler finalmente allargare un’offerta che non conosce crisi. Con Bulgari, Chopard, H.Moser & Cie. e molti altri ancora che si affrettano ad accomodarsi al tavolo delle proposte, Piaget rimescola le carte di una collezione che funziona, ma che è avida di novità stilistiche e tecniche da tempo, posta apparentemente in secondo piano rispetto all’espansione di Altiplano che ha dominato nelle scelte di Piaget negli ultimi anni.
Secondo commenti indiretti, il Piaget Polo Skeleton non va però inteso come risposta all’offerta di altri marchi; Piaget da sempre osserva lo scenario competitivo ma se ne tiene a distanza offrendo la sua visione di orologeria, da una posizione privilegiata. Non sono interamente d’accordo con questa affermazione e spiegherò più avanti le mie ragioni. Senza alcun dubbio, Polo Skeleton apre scenari interessanti per il cliente tipo del marchio come per eventuali new buyers con elevata capacità di spesa che vedono nel nuovo Skeleton un’opportunità nuova da valutare, in fascia alta ma non irraggiungibile. Soprattutto, il potenziale espresso da questa inedita declinazione apre interessanti scenari futuri. Quante volte un modello flagship ha infatti anticipato il rinnovo di un’intera gamma? Con Polo Skeleton debuttano concetti stilistici e funzionali insieme; la lunetta con cassa a cuscino inscritta in un cerchio, ora più sottile, dissimula dal mio punto di vista uno dei punti deboli della attuale collezione, perché rende più esteso ed armonico il quadrante che non ho mai trovato perfettamente bilanciato con il resto, in particolare sulla versione cronografo di Polo.
La base tecnica, il calibro Piaget 1200S, si declina in versione S1 in questa esecuzione ed ha richiesto una cassa più sottile del 30% rispetto ad un Piaget Polo standard. Dotato di uno spessore di 2,4 mm consente alla cassa di fermarsi a 6,5 millimetri; ecco a voi il primo Polo scheletrato ed ultrapiatto della storia. La rinnovata geometria della lunetta è la conseguenza di un quadrante più ampio, conseguenza a sua volta di un calibro più sottile ma più largo del Piaget 1110P montato su un Polo di pari taglia: 42 millimetri di larghezza cassa. Il calibro 1200S1 misura infatti 31,9 millimetri di larghezza, ben sei in più della variante solo tempo. La cassa è montata su bracciale con maglia ad H dalla esecuzione eccellente, dotato per la prima volta di un sistema a sgancio rapido, e l’orologio è disponibile in due varianti, una color grigio ardesia e l’altra di colore blu, quella che ho preferito per questa recensione. Il blu PVD adottato per i ponti rende l’esecuzione particolarmente vivace e consente di creare un contrasto con la cassa in acciaio che fa risaltare la finezza costruttiva generale.
Il prezzo da pagare è una scarsa facilità di lettura, comune a molti orologi scheletrati; il Polo Skeleton è piuttosto un manifesto delle capacità artigianali e della finezza esecutiva di cui Piaget è capace. In primo piano risalta un impianto scenico che su questa variante raggiunge l’apice, rappresentando evidentemente la prima ragione d’acquisto di un orologio di questa categoria. Al prezzo di una ridotta leggibilità fa da contraltare poi un ottimo confort, capitolo su cui sbagliare non è concesso; con un peso perfettamente bilanciato tra cassa e bracciale, il Polo Skeleton sembra un bracciale in acciaio che all’occorrenza misura il tempo. Sebbene non sia stato dichiarato, è evidente ai miei occhi la volontà di dare una risposta forte, ma classica, al più temibile concorrente oggi presente, il Bulgari Octo Finissimo Skeleton. A maggior ragione se consideriamo che Octo Finissimo sta progressivamente invadendo il segmento dell’orologio di lusso in acciaio, dopo aver esordito con il più tecnologico, ma meno lussuoso, titanio.
Con una ricca alternanza di superfici lucide e spazzolate ed un cinturino in pelle disponibile come standard in sostituzione, il Piaget Polo Skeleton è stato intelligentemente posizionato al lancio appena sotto la soglia psicologica dei 30.000 Euro e rappresenta l’unica proposta tra gli scheletrati di lusso classici ma sottili realizzati da un marchio di alta orologeria, in questa fascia di prezzo. Caratteristiche, finiture, equilibrio delle forme confezionano una proposta attraente ma credo che la storia non si esaurirà qui. Il Polo Skeleton apre ufficialmente al Polo ultrapiatto e introduce novità estetiche che rendono dal mio punto di vista il Piaget Polo più appetibile e contemporaneo; aspettiamoci quindi che anticipi dettagli di stile che vedremo presto su una collezione Piaget Polo interamente rinnovata.
.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton-1.jpg”>

.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton-2_bJG9yUb.jpg”>

.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton-3.jpg”>

.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton-4.jpg”>

.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton-5.jpg”>

.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton-6.jpg”>

.
” href=”https://www.horbiter.com/media/uploads/piaget-polo-skeleton.jpg”>

(Photo credit: Marco Antinori per Horbiter®)
Gaetano C @Horbiter®
Instagram – Gaetano Cimmino
Approfondimenti in questo articolo: