Baume & Mercier ha trasformato una piccola collaborazione in una partnership di successo ed il Capeland Cronografo è ora associato ad un’icona dell’automobilismo sportivo mondiale, la leggendaria Shelby Cobra. Il Baume & Mercier Capeland Shelby 1963 ed il Baume & Mercier Capeland Shelby 1963 Competition sono due edizioni limitate che celebrano l’inizio di una storia e la graduale trasformazione di una collezione da classica a sportiva.
Per celebrare adeguatamente questa partnership, Baume & Mercier ha invitato a Ginevra una leggenda vivente del marchio Cobra, il pilota Allen Grant, tra i più vittoriosi nelle gare americane, alla guida della AC Cobra, ed ha allestito una parte dello stand con i colori, il nero ed il giallo, che identificano la leggendaria Cobra telaio CSX2128. Questa versione della Cobra è arrivata, nel 1963, prima in sette gare americane su diciotto (e due volte seconda) tra cui quella sul mitico circuito di Laguna Seca, con alla guida piloti quali Allen e Dave Mac Donald sia con il team ufficiale Shelby American che con quello privato Coventry Motors. Le due versioni hanno in comune la cassa da 44mm di diametro che è in acciaio sul Baume & Mercier Capeland Shelby 1963 ed in acciaio, trattato ADLC (Amorphous Diamond Like Carbon) sulla carrure, nel caso del Baume & Mercier Capeland Shelby 1963 Competition. Il lay-out a tre registri è quello inconfondibile di (quasi) tutti i Capeland su cui sono stati personalizzati i due contatori dei 30 minuti e delle 12 ore crono, che sono in queste versioni bianchi con sfere gialle, applicati su un quadrante nero con strisce grigie che richiamano quelle orizzontali presenti un tempo sul cofano della Cobra CSX2128.Le due versioni del Baume & Mercier Capeland Shelby 1963 sono tra loro leggermente diverse; la prima è più elegante e monta un cinturino in pelle di alligatore con la parte interna gommata così da poterlo usare facilmente anche d’estate; il Baume & Mercier Capeland Shelby 1963 Competition usa invece un cinturino in gomma che si ispira agli pneumatici da corsa degli anni 60.
(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)
Gaetano C. @Horbiter®