Eberhard & Co. Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup, la recensione

Eberhard & Co. Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup, la recensione

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Vi è mai capitato di “inseguire” un orologio? Si “inseguono” le persone, gli obiettivi, ma è raro sentir dire che qualcuno insegua un orologio. Se hai un blog, un magazine o qualsiasi cosa che parli di orologi, vuoi che su quel giornale si parli soprattutto degli orologi che vi interessano in modo particolare e Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup è, giornalisticamente parlando, uno di quegli orologi che ho inseguito negli ultimi tre anni, che volevo assolutamente sul mio sito. Ci sono riuscito a Baselworld 2016, mettendo temporaneamente da parte novità come Eberhard Scafograf che comunque vedrete a breve su Horbiter®.

Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup

Che tu sia italiano, americano, francese, è difficile non conoscere la storia di Tazio Nuvolari, il miglior pilota di ieri, oggi e domani come amava definirlo Ferdinand Porsche, che ho conosciuto attraverso i racconti di mio padre ed una bellissima canzone di Lucio Dalla. In un’epoca di ricerca isterica della partnership perfetta, Eberhard vanta una delle partnership più riuscite e longeve della storia dell’orologeria, iniziata nel 1992 con un cronografo due contatori che uno dei miei amici e collaboratori occasionali, Federico Nolfi, ha comprato appena arrivato sul mercato.

Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup al polso

In quegli anni, gli Eberhard Tazio Nuvolari sono stati tra i più popolari cronografi in serie speciale o limitata, soprattuto in Italia, ed in un’epoca in cui il concetto di serie speciale non era così diffuso come lo è ora ed il logo con la tartaruga sul quadrante dell’orologio era un forte segno di distinzione. L’Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup è arrivato undici anni dopo, nel 2003. Direste mai che quest’orologio ha 13 anni?

Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup 3

Se prendete alcune collezioni di cinque anni fa, sembrano già superate mentre il Vanderbilt Cup sembra non avvertire minimamente il passare del tempo; è uno di quei casi in cui un marchio di orologi crea uno stile destinato a durare per anni. La cassa è larga 42mm ed a volte penso che Graham l’abbia usata come fonte di ispirazione per il suo Chronofighter, provate ad eliminare il trigger ed osservate la forma del pulsante di start/stop ad ore 2. La lucidatura è perfettamente a specchio ed a prima vista l’Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup non sembra un modello dedicato a Nuvolari perché il logo TN non è così visibile, ma è inciso sul pulsante crono e sul lato interno del fondello, che si apre attraverso un pulsante perfettamente simmetrico a quello crono rispetto alla corona di carica in cui è inserito, coassialmente, il pulsante di reset.

Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup 2

La cassa in acciaio è un diretto riferimento alla collezione Replica lanciata negli anni 80, ispirata ai crono in dotazione alla Regia Marina Militare negli anni 30, con cassa in argento 925, Vermeil (argento placcato oro) o oro 18 carati, quadranti smaltati e calibri crono a carica manuale con ruota a colonne. E’ una di quelle opportunità da non perdere, considerando i prezzi accessibili sul mercato dell’usato e, credo, la possibilità di avere il supporto di Eberhard per una revisione, a meno che non siate orologiai esperti e sappiate come intervenire su un calibro Excelsior Park 40. La larghezza di 42mm è un dato poco interessante ed è puramente informativo, almeno non tanto interessante quanto lo spessore e la lavorazione della cassa che sembra fatta in un unico blocco dalla lunetta al fondello, con totale assenza di gap.

Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup 4

Aprendo la cover si ha accesso al calibro di origine 7753, modificato su specifiche Eberhard (e, per i cultori dei calibri, sostituito probabilmente dagli omologhi fatti da Sellita). Non è affascinante come il calibro manuale di un Eberhard vintage ma è uno dei movimenti più affidabili sul mercato ed è, seppur con un po’ di rammarico, non una delle ragioni per le quali compererei Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup. Lo comprerei per come il quadrante bianco, con numeri arabi blu smaltati, si accoppia con cassa e soprattutto con il cinturino in cuoio con bordi rossi e la chiusura deployante con brevetto “Dèclic“.

Eberhard Tazio Nuvolari Vanderbilt Cup 7

Un po’ meno per i 5250€ necessari che sono una cifra impegnativa per un orologio che rappresenta, nel linguaggio dei guru del marketing, un “eroe” delle collezioni di Eberhard. Diciamo che la buona meccanica, non di manifattura, passa in secondo piano perché gli attributi sono lo stile indovinato, una esperienza al polso unica (cosa ne pensate?) ed un felice accoppiamento di colori. Ed un prezzo reale, basta vedere il mercato on line, che lo rende ancora più interessante.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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