Dopo aver iniziato il 2016 con il Vanderbilt Cup, è arrivato il momento di passare alle novità che il marchio ha presentato a Basilea. E’ tardi? Giornalisticamente parlando, si! Considerando che non seguiamo il classico iter di pubblicazione seguito da molte testate on line, ma scriviamo esclusivamente sotto ispirazione, direi di no! E la fortuna che si ha quando si scrive di orologi è che puoi scrivere (quasi) quando vuoi di ciò che vuoi, purché tu sia originale.
Alla fiera è arrivato Eberhard & Co. Scafograf 300 che, insieme allo Scafodat 500, vecchia conoscenza del marchio che rappresenta attualmente il top dell’offerta di Eberhard & Co. tra i diver, allarga la collezione dei suoi diver professionali e aiuta a ricostruire una gamma che dai 60 in poi ha contato almeno quattro modelli e diverse referenze, secondo le mie ricerche.Eberhard & Co. Scafograf 300 non solo è l’erede del modello originale ma apre la strada di quello che nelle intenzioni del marchio sarà forse un revival completo. Solo il tempo confermerà le mie impressioni eppure, considerando il rinato interesse del mercato per i subacquei professionali, è una ipotesi non tanto remota.
Eberhard & Co. ha realizzato diverse versioni dello Scafograf originale, partendo dalla serie 200 (il numero indica il dato di massima profondità) fino alla soglia dei 500 metri con almeno due diverse referenze, se osservo le sfere dei modelli che ho visto sul mercato dell’usato. Una delle due era era esposta allo stand Eberhard & Co., ma non potrò mostrarvi la sua foto perché è, purtroppo, nelle mani di chi mi ha rubato la macchina fotografica!
L’Eberhard & Co. Scafodat 500 si ispira nel quadrante allo Scafodat 200 originale, con i quattro indici luminosi a freccia sovradimensionati sul quadrante, una caratteristica di Eberhard & Co., che si ripetono in altri modelli della serie Scafograf originale fino al modello di punta, lanciato negli anni 80, lo Scafograf 1000m Quartz ref. 51500 che Eberhard & Co. avrebbe condiviso con Breitling (il Superocean Deepsea ref. 81190 del 1985) nell’epoca che ha segnato una gara tra marchi nel proporre sul mercato dei diver con rating 1000m. Cercando in rete, ne ho trovato uno in ottime condizioni in un negozio di Milano e, considerando il valore crescente degli Scafograf (in particolare quelli della serie 500), è probabilmente un investimento da valutare in un momento in cui i diver vintage degli anni 80 riacquistano interesse nelle aste on line, il miglior termometro per misurare il borsino dell’usato.E’ un discorso che meriterebbe di essere approfondito ma è certo che Eberhard & Co. ha evitato la pura riedizione ed ha tolto ogni dubbio realizzando una sottile cassa con quattro anse diritte ed allungate, lucidando il bordo curvato che parte dalla corona e si allarga fino all’attacco del cinturino. E’ un modo alternativo per richiamare quella geometria, interpretandola in modo diverso.
La lunetta di Eberhard & Co. Scafograf 300 ha uno stile ed un font estremamente classici con una dentatura sulla lunetta unidirezionale abbastanza evidente, a passo largo, mentre il quadrante è la parte che richiama maggiormente la tradizione: indici applicati e sfere a bastone sono molto simili al modello degli anni 60, per non dire uguali.
Questo quadrante è l’elemento che dà personalità all’orologio, chi ha disegnato l’Eberhard & Co. Scafograf 300 ha usato lo stile del quadrante originale, utilizzato largamente sui diver di quell’epoca, per caratterizzare un design generalmente equilibrato, volutamente non ricercato per potersi adattare sia all’utilizzo sportivo, che a quello business casual di un professionista.In vendita a partire da 2.400€, Eberhard & Co. Scafograf 300 è l’interpretazione di Eberhard & Co. del diver tre sfere sportivo, no frills, nel segmento che definisco “non manifattura“, con una larga cassa da 43mm, una buona qualità percepita ed un nome che non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
(Photo credit: Google, Horbiter®)
Gaetano C @Horbiter®