La storia del Compteur de Tierces: il primo vero cronografo della storia inventato da Louis Moinet nel 1816
Nella nostra rubrica “Lettere dal Web” ospitiamo contributi originali dal web che raccontano storie straordinarie come quella che ha cambiato, nel 2013, la storia dell’orologeria attribuendo di fatto a Louis Moinet la paternità del primo cronografo della storia. Raccontata da Joel Grandjean.
La storia talvolta prende strade inattese. Basta a volte una semplice scoperta per fugare una certezza. Ciò che è accaduto il 21 marzo 2013, presso l’Osservatorio di Neuchâtel, ha definitivamente chiarito le origini del primo cronografo nella storia dell’orologeria. Jean-Marie Schaller, amministratore delegato di Louis Moinet, ha dato prova del fatto che il vero inventore del cronografo è stato Louis Moinet.
Questa meraviglia sia tecnica che estetica, che porta la sua firma ed è stata realizzata nel 1816, ha di fatto creato un vero terremoto in tutto il settore. Tanto che Wikipedia, celebre enciclopedia gratuita virtuale, ha immediatamente modificato la descrizione il giorno successivo alla scoperta: il primo vero cronografo è stato inventato da Louis Moinet nel 1816. Nicolas Mathieu Rieussec realizzò in realtà la prima versione commerciale nel 1821 su richiesta del allora Re Luigi XVIII.
Ciò che Rieussec inventò nel 1822 era un singolare strumento che indicava l’ora semplicemente mediante un sistema che depositava gocce di inchiostro su un quadrante smaltato.
Proprio per la sua particolare configurazione fu denominato cronografo, dall’unione tra le parole chronos (tempo) e graph (scrittura): letteralmente “la scrittura del tempo”. Questo termine è oggi largamente utilizzato, nel dizionario, per indicare un orologio che consenta di misurare intervalli di tempo.
Tanti i dettagli tecnici che hanno consentito questa scoperta, come la presenza di un sistema di azzeramento (l’azzeratore del crono) attraverso un secondo pulsante, od il temporaneo arresto del timer, che richiede un sistema di memoria meccanica che consenta alla sfera cronografica di riallinearsi alla ripartenza, con l’ora misurata.
Una volta inventato, il sistema è stato ovviamente migliorato e sviluppato sia attraverso l’introduzione di un singolo pulsante per gestire tutte le operazioni (crono monopulsante) che della nota funzione flyback, largamente usata dai piloti. Il cronografo divenne successivamente anche tachimetro, con la scala sulla lunetta o sul rehaut interno, consentendo così di misurare la velocità di un’auto durante una gara automobilistica.
Storici e restauratori di orologi d’epoca concordano perciò nel riconoscere a Louis Moinet la paternità del primo vero cronografo della storia. Se si apre la cassa del Compteur de Tierces è facile riconoscere inoltre una serie di incisioni che indicano nel 1815 la data di inizio e nel 1816 quella di fine costruzione di questo cronografo.
In sintesi, anche se si è iniziato a parlare di cronografo solo nel 1822, Louis Moinet è ufficialmente riconosciuto come il vero inventore del primo cronografo della storia. Il termine adottato fu Compteur de Tierces, tradotto dal francese come “contatore di terzi”, un chiaro riferimento ad 1/60 di secondo, l’unità di misura largamente adottata in era pre-decimale.
Dal giorno alla notte, l’invenzione di Rieussec, difficile tra l’altro da utilizzare nonostante l’ingegnoso sistema di scrittura ed il fatto di essere all’origine del termine “cronografo”, è passata in secondo piano.
La vera intenzione di Louis Moinet non era quella di inventare un cronografo quanto piuttosto quello di realizzare un orologio all’altissima frequenza pari 216000 alternanze/ora o 30Hz. In una lettera datata 1823 spiega: “…ero andato a Parigi con l’unica intenzione di progettare e realizzare un contatore di terzi…“.
Un risultato eccezionale se consideriamo che il livello di precisione nel 18° secolo era dell’ordine del decimo di secondo. Praticamente il Compteur de Tierces era di gran lunga il più preciso dispositivo per misurare il tempo, almeno sei volte più preciso del migliore riferimento dell’epoca. E, con esso, Louis Moinet è entrato una volta e per tutte nel Pantheon dei grandi della cronometria.
Il più preciso cronografo mai realizzato ha sconfessato un altro primato. Prevede un sistema di azzeramento che, secondo un brevetto depositato nel 1862, è stato a lungo attribuito ad Adolphe Nicole. Lo storico Bernard Vuilliomenet, dopo aver osservato l’orologio di Moinet, ha affermato: “Louis Moinet è stato un inventore così eccezionale ad all’avanguardia, da aver sorpreso tutti con un secolo di anticipo.”
In aggiunta ai suoi contenuti tecnici, il Compteur de Tierces dà prova anche di una eccezionale qualità di realizzazione sia all’esterno che all’interno, che riflette il lavoro di un vero maestro orologiaio, dalle qualità e dal gusto superlativi.
Oggi, 245 anni dopo la sua nascita, Louis Moinet, persona dalla riconosciuta umiltà, nonostante fosse considerato uno dei più grandi maestri orologiai della storia dai suoi colleghi, ha visto finalmente riconosciuti i suoi meriti.
L’allora vicepresidente della Paris Chronometry Society, Mr Delmas, lo descrisse così: “Era dappertutto, coinvolto in tutte le conversazioni, preciso, lucido, paziente, sempre pronto ad incoraggiare i neofiti, offrendo loro supporto senza mai vantarsene, diffondendo la sua saggezza, senza trarne alcun vantaggio“.
(Photo credit: Louis Moinet)
Giovanni Di Biase @Horbiter®