La cosa che più ti colpisce di Christian Selmoni è la semplicità con cui ti parla delle complicazioni astronomiche realizzate dalla manifattura. La manifattura più antica al mondo, Vacheron Constantin, quella che ha ininterrottamente realizzato capolavori da più di 260 anni ha nel suo Direttore Artistico l’artefice dei capolavori del marchio degli ultimi anni. Una manifattura che potrebbe tranquillamente sedersi sugli allori ma che ha dimostrato di avere una spinta creativa, l’ho scritto prima di questo incontro, che nessun’altra manifattura di alta orologeria ha dimostrato finora di possedere.
Sembrava aver raggiunto il culmine con il puri–complicato del 2015, e lo ha fatto oggettivamente ma si è spinta oltre, portando molte delle complicazioni presenti sull’orologio più complicato del mondo, all’interno delle attuali collezioni.
Dalle parole di Christian, con cui ho avuto il piacere di parlare recentemente, emerge la volontà della manifattura di non fermarsi mai, di esplorare nuove forme di ispirazione e di non considerare mai l’ultimo super complicato come un punto di arrivo, ma come il nuovo punto di partenza. Agli occhi di molti, compresi quelli del sottoscritto, l’attenzione del marchio sembra essersi concentrata negli ultimi due anni su Overseas, che trovate cliccando a questo indirizzo e che ha personalmente scalato le classifiche dei miei sportivi preferiti, soprattutto nella versione calendario perpetuo ultra–thin, uno sportivo di raro spessore tecnico ed equilibrio estetico che ha fatto invecchiare di colpo la collezione uscente dello sportivo di Vacheron Constantin.
Il tempo voleva solo la sua parte e lo sviluppo necessario a complicati prossimi al one-off come il Vacheron Constantin Les Cabinotiers Celestia Astronomical Grand Complication 3600 (che hanno richiesto non meno di 5 anni di sviluppo e test), descritto magistralmente dal nostro Denis Fabbro nei giorni seguenti la sua presentazione al SIHH, si è completato quest’anno ed è diventato, insieme al Copernicus, un punto di riferimento per tutta l’alta orologeria ed un manifesto delle capacità di sviluppo tecniche ed artistiche della manifattura.
Oggi Vacheron Constantin vanta la collezione più affascinante al mondo quando si tratta di gestire il tempo nella sua versione ordinaria, come la conosciamo tutti e che appare a noi straordinaria, ma che sarebbe semplicemente quella corretta, sorretta dalle leggi astronomiche a cui tutti siamo soggetti. Diciamo che Vacheron Constantin offre oggi la più romantica ed elegante connessione tra ora solare ed ora reale fino al 2100, anno in cui il ciclo degli anni bisestili perderà il suo ritmo naturale e tutti i possessori di calendari perpetui del mondo dovranno procedere con la prima vera regolazione manuale nel loro fuso orario di riferimento.
Ovviamente la mia curiosità non poteva evitare una domanda sulle collezioni che ci aspettano tra sei mesi e che vedremo al prossimo SIHH 2018. I marchi di orologeria definiscono le collezioni proprio in questi mesi, prima della pausa estiva ed ho provato, invano, a provare a darvi ed a darmi qualche anticipazione sulle novità del prossimo anno. No way, occorrerà aspettare. Nel frattempo, posso solo dire che si è trattato di un incontro estremamente interessante, lo è ancora di più quando si tratta di una manifattura di alta orologeria per la quale la curiosità sale alle stelle ed il livello di pensiero e di esecuzione dietro ogni singolo modello raggiunge un livello stellare.
(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting by K.Vettorel)
Gaetano C @Horbiter®
