Omega Moonwatch quadrante laccato bianco, la recensione

Omega Moonwatch quadrante laccato bianco, la recensione

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Introduzione

Il nuovo Moonwatch con quadrante laccato bianco è la piacevole sorpresa di Omega nel primo trimestre dell’anno ed è una estensione di gamma che apre lo Speedmaster Professional a scenari interessanti.

Il marchio ha negli anni recenti esplorato nuovi materiali ed inedite declinazioni dello Speedmaster Professional, ma l’arrivo di questo modello prova che il pieno potenziale della collezione più famosa è ancora inesplorato. In aggiunta, questa nuova declinazione si fonda su richiamo eloquenti all’era spaziale.

Bianco è il quadrante del leggendario Moonwatch Alaska, uno tra i Moonwatch più desiderati e quotati in assoluto, primato che condivide con l’ancora più ambito Snoopy di seconda generazione, senza tralasciare il quadrante bianco crema di un Albino referenza 3593.20.00, autentico oggetto da collezionisti.

Perché un Moonwatch bianco?

Intravisto al polso di Daniel Craig a novembre 2023 a New York, i rumors si sono amplificati a dismisura, favoriti dalla cassa di risonanza offerta dai social media che hanno rimbalzato la notizia ed alimentato la curiosità in vista del go-live della novità.

L’operazione ha avuto l’effetto di rinvigorire la passione intorno allo Speedmaster Moonwatch ed ha consentito ad Omega di giocare una carta vincente, che ha catalizzato l’attenzione di appassionati e media specializzati. Soprattutto, abbiamo ora un’alternativa di quadrante del modello originale.

Uguale, eppur diverso

Se l’orologio complessivamente non cambia, confermando cioè le specifiche ed i canoni stilistici che contraddistinguono l’ultima generazione del Moonwatch, il modello con quadrante bianco laccato offre il quid che supera il concetto di versione per impersonare quello di modello interamente nuovo.

E’ una scelta condivisibile ed apprezzabile e consente di osare di più, laddove fare un’operazione del genere sul Professional risulterebbe inappropriata. Il quadrante laccato bianco aggiunge un tocco decorativo e la luminosità che un quadrante bianco standard non può offrire a meno di rivolgere le attenzioni al Canopus Gold che abbiamo inserito in questa foto di famiglia con i due Moonwatch in acciaio.

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La smaltatura non offre solo una finitura più lucida; il bianco sembra scorrere sul quadrante ed all’interno dei contatori. Lo “step dial” dello Speedmaster guadagna ulteriore profondità e gli elementi a contrasto esaltano geometria e disposizione a V dei registri incassati, il volto di un Moonwatch Professional.

Indici applicati, scritte, lancette sono annerite con due note di rosso date dalla scritta “Speedmaster” e dall’estremità della lancetta centrale del cronografo.

Il solito, familiare Moonwatch

A 42,0 mm di larghezza cassa e 13,2 mm di spessore, con una distanza da ansa superiore ad inferiore di 47,5 mm il Moonwatch White non cambia di una virgola le quote dell’illustre fratello maggiore. Pesa 140 grammi, quindi 6 grammi in più del modello nero con bracciale. Un delta peso attribuibile verosimilmente alla smaltatura, irrilevante nell’esperienza d’uso.

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L’orologio è certificato Master Chronometer, ed è di una una categoria a parte tra i cronografi sebbene la concorrenza stia accelerando per non lasciare ad Omega questo primato.

Il calibro 3861, evoluzione in chiave METAS del longevo 1861, ne migliora notevolmente le prestazioni, superando quelle cronometriche che il 1861 non poteva neanche vantare e senza perdere minimamente il suo fascino che potremmo ormai quasi iniziare a definire vintage. Stupisce sul 3861 la scelta di non adottare una ruota a colonne per lo smistamento delle funzioni del cronografo.

Considerazioni finali

La strategia di Omega è intelligente anche se a nostro avviso ha atteso un pò troppo a proporre questo Moonwatch. La nuova versione della gamma classica di Speedmaster Professional rialza la voce della collezione, giocando su corde diverse da quelle toccate dal modello originale.

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L’idea di adottare la laccatura conferma quanto abbiamo scritto a proposito di Spirate™. Omega punta ad aggiungere con frequenza sempre maggiore contenuti decorativi che completino le prestazioni dell’orologio, ricordando che il savoir-faire classico Swiss Made va preservato ed elevato. Il Moonwatch White inizia ad avvicinare la soglia psicologica dei 10.000 Euro, con un listino di 9.100€ in versione bracciale ed 8.900€ su cinturino in pelle, la seconda opzione a catalogo.

Si conferma un grande classico, un cronografo il cui aspetto resiste magistralmente al passare del tempo ed il cui quadrante laccato offre quella lucentezza che un Professional standard non può e non deve offrire.

Restano a nostro avviso due piccoli tasselli da aggiungere, cui il team di ricerca e sviluppo starà forse lavorando: una superiore resistenza all’acqua ed un 3861 evoluto con ruota a colonne. Il primo ha priorità; entrambi contribuirebbero a renderlo il cronografo sportivo a carica manuale definitivo.

(Photo credit: Horbiter®)

Giovanni Di Biase @Horbiter®

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