Patek Philippe 5320G

Patek Philippe 5320G Calendario Perpetuo, la recensione

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La grande e principale differenza tra un calendario perpetuo realizzato da Patek Philippe e tutto ciò che propone la concorrenza è l'incredibile alone di storia, successi ed eccezionale valore collezionistico che può vantare la manifattura ginevrina. Anniversari, nuove collezioni, nuovi calibri rappresentano momenti che i grandi collezionisti od i semplici appassionati segnano sul loro calendario, sicuri di aspettarsi l'ennesima prova di forza di un marchio che riesce ogni volta ad alzare l'asticella uno o due gradini sopra tutti gli altri, a prescindere da gusti personali e dettagli tecnici.

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Un Patek Philippe riempie gli archivi delle case d'asta, dei libri sul collezionismo e dei sogni di chi è disposto a pagare un oggetto quanto un dipinto d'epoca e non è quindi un mistero che nei giorni precedenti Basilea, emozione e curiosità salgano alle stelle.

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Il Patek Philippe 5320G prosegue questa tradizione, iniziata nel 1925 con la referenza 1518, calendario perpetuo con cronografo che ha avuto il pregio di essere stato a lungo l'orologio in acciaio ad aver raggiunto il più alto valore ad un'asta, con i suoi 11 milioni di dollari (foto, sopra, proprietà di Phillips), prima di essere battuto, proprio in questi giorni, dalla folle cifra pagata da un (ovviamente) anonimo collezionista per portare a casa il Rolex Daytona indossato da Paul Newman, che ha superato i 17 milioni.

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Se parliamo di riferimenti e fonti di ispirazione, eccezionalmente importanti per una manifattura che fa del “file rouge” con la sua tradizione un imprescindibile elemento di continuità, non può non citarsi la referenza 1526 (foto in alto ed in basso di proprietà di Antiquorum), prodotta prevalentemente con cassa in oro, in 210 pezzi tra il 1941 ed il 1952. Non un best seller alle aste tematiche, considerando la cifra di 86500$ raggiunta ad un'asta (Antiquorum, 2012), ma non per questo meno interessante.

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Come la referenza 1518, il Patek Philippe ref.1526 conserva la inconfondibile disposizione delle fasi lunari all'interno del contatore dei giorni del mese e la doppia finestra al 12 con a sinistra il giorno della settimana ed a destra il mese. Una disposizione ed uno stile che del calendario perpetuo conservano le funzioni pur avvicinandosi ad una estetica più familiare a quella di un calendario annuale.

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I due indizi che portano un occhio esperto a cogliere, senza esserne avvisati, che il Patek Philippe 5320G è un calendario perpetuo, sono rappresentati dalle due minuscole finestre circolari, che indicano sulla sinistra il giorno o la notte, e sulla destra l'anno bisestile. Complicazioni inserite all'interno dell'evoluzione e complicazione su base calibro 324 che ha, storicamente, sostituito il leggendario calibro 315.

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Se la referenza 1526 è il riferimento ideale per la disposizione del quadrante, cassa, anse e vetro si ispirano invece alla referenza 2405 con le anse a triplo “godron” che slanciano la sottile cassa in oro bianco da 40mm e danno un tocco di personalità aggiuntivo. Il vetro in zaffiro piatto al centro del tipo “glass box” aumenta, insieme al quadrante in ottone color crema, il touch and feel vintage del Patek Philippe 5320G, completato dai numeri arabi con il chiaro e riconoscibile font Patek Philippe ed i 12 cabochon in oro brunito riempiti di SuperLuminova

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Un insieme estremamente equilibrato frutto di una matita, quella del designer, molto attenta a sintetizzare la storia della manifattura, senza eccessi, completandola con la sintesi tecnica del calibro 324 SQ, dove S sta per “Secondi” e Q (Quantiéme) per “Calendario“, perpetuo in questo caso. Nel calibro 324 le fasi lunari sono progettate per richiedere una correzione ogni 122 anni, con uno scarto di marcia rispetto alla fase lunare reale dello 0,02%, praticamente nulla. Per continuare con un raro mix di lavorazione artigianale, dato ad esempio dai ponti con spigoli smussati e lucidati, e caratteristiche tecniche frutto del patrimonio di ricerca e sviluppo continuo, come il bilanciere Giromax® e la spirale Spiromax® realizzata in Silinvar®, brevetto di Patek Philippe su base silicio che contribuisce al capitolato del severo Sigillo Patek Philippe, certificazione proprietaria che garantisce uno scarto di marcia giornaliero tra +3 e -2 secondi

Equilibrato, con un eccezionale bilanciamento di tutte le sue parti ed una identità estetica e tecnica indiscutibile anche senza la croce di Calatrava in vista, un Patek Philippe Calendario Perpetuo 5320G costa 73000 Franchi Svizzeri, un prezzo che racchiude 92 anni di storia del calendario perpetuo ed una serie leggendaria di riconoscimenti, assegnati dai più grandi collezionisti al mondo.

 

(Photo credit: Horbiter®'s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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