Bulova Accutron 2 Surveyor Chronograph, la recensione

Bulova Accutron 2 Surveyor Chronograph, la recensione

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Se leggete la sezione “About” di questo sito saprete che la mia passione per gli orologi è iniziata con un Bulova Accutron e che di quell’orologio se ne è persa in famiglia ogni traccia. La cosa più curiosa è che se sfogliate la sezione marchi non troverete, fino ad oggi, un solo articolo dedicato al marchio americano, un controsenso se considero che la strada che mi ha portato fin qui è partita da quel marchio e dalla sua tecnologia. Accutron 2 è la versione moderna di una tecnologia che dominava a partire dagli anni 60, culminata con la rivoluzione del quarzo.

Non tutti gli orologi che vedete nelle foto di questi articoli sono frutto di collaborazioni o della mia presenza alle più importanti fiere europee, alcuni di loro rappresentano acquisti personali e, quando li compro, entrano di diritto nella mia collezione, non li rivendo. L’acquisto di un Bulova era previsto, stavo cercando quello più vicino alla storia del marchio sia come stile che come tecnologia e contemporaneamente quello più vicino ai miei gusti personali.
Il Bulova Accutron 2 Surveyor Chronograph è entrato in listino da pochissimo, la gamma Accutron 2 fino a marzo (almeno in Italia) era rappresentata da una interminabile serie di orologi tre sfere, il più famoso dei quali è sicuramente l’Accutron 2 Alpha ma le equivalenti versioni crono non erano mai state presentate ed è singolare che siano state presentate quasi in sordina, perché novità di questo tipo sono di solito lanciate ai saloni. Probabilmente Baselworld 2016 era troppo lontano per aspettare e soddisfare le necessità del mercato, oppure è previsto in quella occasione qualcosa di più forte.
Non tutti sanno che Bulova è entrata in una fase di pieno rilancio, è da alcuni anni (non saprei dire esattamente da quanti onestamente) parte del gruppo Citizen, questo vuol dire che ha oggi accesso ad una serie di tecnologie e capacità di investimento sconosciute fino a poco tempo ed ha alle spalle una casa madre che in fatto di tecnologie al quarzo è leader al mondo (in compagnia di Seiko e Casio).
La tecnologia utilizzata da Bulova è la UHF o Ultra High Frequency, ed è fondamentalmente l’elemento distintivo per cui “dovresti” comprare un Bulova, la tecnologia per la quale è universalmente conosciuta: una tecnologia al quarzo con frequenza di 262kHz al posto della classica da 32kHz che il marchio americano ha introdotto nel 1960, caratterizzata da una lancetta dei secondi che scorre come e più dolcemente di quella montata su un classico orologio meccanico, accoppiata ad una precisione inarrivabile anche solo per il quarzo da 32kHz.
In linea di principio il tuo primo Bulova dovrebbe essere un Accutron Alpha, meglio ancora se riuscite a fare vostro uno dei 1000 Bulova Accutron Limited Edition Spaceview, che va via ad oltre 3500€ se riuscite a trovarne uno; io cercavo qualcosa che avesse quella tecnologia, ma dovendo acquistarlo per uso personale, ne volevo uno che non mi avrebbe stancato col tempo, cosa che con un Alpha potrebbe succedere.
Il Bulova Accutron 2 Surveyor Chronograph è, secondo fonti non ufficiali e di cui purtroppo non dispongo, la riedizione di un modello del passato di Bulova, anche se in rete non ne ho trovato alcuna traccia, e condensa secondo me in modo perfetto tecnologia UHF ed architettura a tre contatori classica, ma non per questo scontata. La cassa da 41mm ha uno stile rassicurante ma l’accoppiamento con il quadrante rosso porpora, sfumato sulla circonferenza esterna, lo rendono uno dei Bulova più interessanti attualmente in collezione e probabilmente il crono più riuscito dell’attuale collezione Accutron 2.
Uno dei tre contatori, quello ad ore 6, è per i piccoli secondi ed in questa architettura non è continuo, per quello dovete scegliere un tre sfere, il registro ad ore tre è ad 1/10 di secondo e quello ad ore 9 è il contatore dei minuti crono, su un massimo di 60 minuti. L’azzeramento della lancetta centrale cronografica non è istantaneo ma ha un andamento lento e continuo fino ad ore 12 ed i pulsanti crono sono molto morbidi da azionare.
Una cosa secondo me indovinata ed una che non ho gradito tanto: il logo del diapason sovradimensionato ed applicato ad ore 12 (usato come bilanciere sulla sfera centrale dei secondi crono) è il logo perfetto se vuoi usarlo anche come indice applicato ed ha una funzione aggiuntiva: mi ha fatto scoprire che sul mio esemplare, comprato on line dagli US, la lancetta dei secondi crono non è perfettamente centrata; ho probabilmente comprato quella che in gergo si chiama “seconda scelta“. Non è però questa la nota stonata: ad un prezzo di circa 600€, al cambio, mi sarei aspettato un vetro zaffiro e non un vetro minerale, l’effetto è completamente differente.
Il Bulova Accutron 2 Surveyor Chronograph è un acquisto che rifarei (questa volta da un rivenditore autorizzato però): non è il solito orologio, con il solito movimento ed il solito stile, tre ragioni che hanno messo in crisi più di un marchio di orologi svizzero di recente. Anche se non sei un esperto, un ingegnere od uno che studia la lista delle caratteristiche di un orologio prima di comprarlo, il solo fatto di avere una tecnologia esclusiva lo rende unico e personale, se poi anche lo stile è indovinato (credo che le foto parlino chiaro) e lo sono anche colori e proporzioni, quella esclusività la percepisce anche chi compra su semplice spinta emotiva. A patto però, insisto, di montare un vetro zaffiro che, ad un prezzo accessibile ma non proprio popolare, deve esserci.
(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)
Gaetano C. @Horbiter®

1 Comment

  1. Buongiorno,
    bellissimo orologio! La ringrazio perché oltre a questo suggerimento mi ha regalato l’attenzione sul marchio Bulova, la sua tecnologia e la la sua storia, approfondendo la quale ho trovato questo riferimento al “modello del passato” di cui forse questo è la riedizione. Al link…contenente un’impressionante documentazione dei braccialetti delle varie epoche abbinabili ai Bulova, si trova abbastanza avanti una figura intitolata “1972 – Assortment of flexble metal link and leather straps with and without top stitching”, in cui compare un Accutron molto simile al nostro, anche se non si vedono particolari significativi per ricavarne informazioni certe.
    Un caro saluto da un appassionato neofita.

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