Il Blancpain Tribute to Fifty Fathoms MIL-SPEC, la recensione

Il Blancpain Tribute to Fifty Fathoms MIL-SPEC, la recensione

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La storia si ripete a cicli costanti ed i marchi si dividono sempre in due categorie: quelli che usano grandi proclami per lanciare nuovi prodotti e quelli che quasi in punta di piedi, con classe, fanno un rumore incredibile. Baselworld è iniziata, e per Horbiter® inizia dalla storia del diving, dall’orologio che ha iniziato a scriverla segnando lo spartiacque tra il comune orologio da polso e lo strumento per i professionisti.

E’ il Blancpain Fifty Fathoms Tribute to Fifty Fathoms MILSPEC, uno di quei rari casi in cui un’edizione limitata non sa di operazione commerciale ma è il frutto naturale di una storia autentica.

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Il Blancpain Fifty Fathoms MILSPEC è nato nel 1957 ma il Blancpain Fifty Fathoms, il primo vero orologio subacqueo professionale della storia, è nato prima ed è stato il risultato dello spirito pionieristico di un diver professionista che è passato in breve tempo dalla muta da immersione alla guida di Blancpain, ruolo che ha ricoperto consecutivamente per tre decadi, dal 1950 al 1980. Quando un oggetto, soprattutto quelli che hanno una funzione specifica, nasce dalla passione di un professionista del settore, il successo è sempre garantito.

La volontà di raggiungere l’obiettivo e la capacità di interpretare le necessità di chi fa immersioni sono state un trigger eccezionale. In quegli anni un orologio subacqueo od uno da aviatore (quest’ultimo già dagli anni trenta) si avvicinavano più a strumenti professionali, di backup piuttosto che ad accessori di lusso ed è una delle ragioni per cui i grandi collezionisti fanno oggi a gara per fare entrare uno di questi orologi nella loro personale collezione.

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E’ semplice oggi affermare che realizzare un diver professionale sia facile ma in quegli anni si trattava di una enorme sfida tecnologica: non esistevano ancora funzioni ormai comuni quali la corona avvitata ad esempio e la scelta di equipaggiare un orologio con un movimento automatico era dettata non solo dalla opportunità di avere un calibro che non si fermasse durante le immersioni quanto dalla necessità di non usare troppo frequentemente la corona di carica nella zona di accoppiamento con la (doppia) guarnizione O-Ring.

Stesso dicasi per la zona di accoppiamento tra fondello e cassa, un’altra area in cui l’acqua poteva facilmente infiltrarsi, problema che il team di sviluppo del Blancpain Fifty Fathoms risolse brillantemente mediante l’inserimento della guarnizione all’interno di una canale circolare, con l’aggiunta di un disco per prevenire eventuali “pizzicamenti” durante le delicate fasi di avvitamento del fondo cassa.

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Stesso dicasi per la lunetta unidirezionale, una funzione semplice da realizzare, quanto cruciale per gestire correttamente i tempi di immersione di un diver, in cui un errore anche di un solo minuto può separare il successo di una missione dal rischio di morire. Ad un certo punto del suo percorso il Blancpain Fifty Fathoms è stato così autorevole rispetto a tutto ciò che la concorrenza poteva offrire al tempo, da diventare lo strumento di riferimento degli uomini rana della Marina Militare Francese.

Dall’esercito francese il Blancpain Fifty Fathoms è poi migrato ovunque, diventando lo strumento preferito dagli uomini rana di mezzo mondo. Non è esagerato affermare che il Blancpain Fifty Fathoms rappresenti per il mondo subacqueo ciò che lo Speedmaster ha rappresentato per gli astronauti americani e per la NASA. Strumenti professionali che hanno segnato un’epoca nei rispettivi settori.

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Cosa è la MILSPEC 1? E’ una specifica militare messa a punto dall’esercito americano verso la fine degli anni 50 che il Blancpain Fifty Fathoms ha soddisfatto in pieno, diventando così lo strumento preferito dalla marina americana, incluso il prestigioso corpo dei Navy Seals nella sua versione successiva, il MILSPEC 2.

Già nella sua prima versione MILSPEC, il Blancpain Fifty Fathoms vantava una originale quanto romantica funzione, consistente in un indicatore circolare che misura la sua impermeabilità, posizionato ad ore sei. Se l’acqua penetra all’interno dell’orologio, l’indicatore bagnandosi cambia progressivamente colore, virando dal bianco al rosso. È uno dei Sacri Graal tra le versioni vintage del Fifty Fathoms ed è la versione che Blancpain ha riportato in vita quest’anno.

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Il suo nome è appunto Blancpain Tribute to Fifty Fathoms MILSPEC, fedelissima riedizione di quello splendido orologio, stesso quadrante nero con indici bianchi, stesso indice romboidale ad ore dodici su quadrante e lunetta in vetro zaffiro, con l’unica nota stonata di una data che non c’era sulla versione originale e che, insieme al fondo cassa a vista, tradisce la natura moderna di questo Fifty Fathoms ma non lo stesso spirito e la prelibatezza della fattura.

I 40mm di larghezza cassa, il rotore in oro trattato con una speciale lega al platino (denominata NAC), il calibro 1151 interamente di manifattura con spirale in silicio e quattro giorni di carica sono i tratti salienti di un’icona moderna, la bandiera dell’autentica orologeria svizzera, quella che non conosce crisi (e non la alimenta). I migliori 500 orologi in serie limitata, ciascuno venduto al prezzo di 13.000€, che possiate mai decidere di mettere al polso, senza pensarci troppo.

(Photo credit: Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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