Intervista ad Antonio Calce CEO Girard-Perregaux

Intervista ad Antonio Calce CEO Girard-Perregaux

/

Entrare in sintonia con Antonio Calce è questione di istanti. Ti siedi qccanto a lui in una serata in cui GirardPerregaux ha invitato la stampa specializzata alla Terrazza Gallia e dopo quei pochi istanti sembra che vi conosciate da sempre. È una dote che hanno pochi Top Executive e pochissimi Ceo al mondo ed a lui non manca. È un anti divo nel moderno panorama dei leader dei marchi di alta orologeria, che esprime una personalità sobria e misurata tanto quanto forte è stata la scossa che ha dato a GirardPerregaux, manifattura che non ha bisogno di presentazioni, ma che aveva bisogno che tutte le sue qualità venissero espresse nel modo giusto e sintetizzate.

girard-perregaux-press-event-2017-4GirardPerregaux è stata la prima manifattura che ho visitato ed a distanza di anni, dopo averne visitate molte altre, posso solo affermare che rappresenta ancora uno dei ricordi più vivi che abbia come appassionato. Non sono armato di penna e taccuino quando mi viene proposto di intervistare perché considero il format dell’intervista un po’ superato che, da giornalista non professionista, lascio ai professionisti del settore preferendo piuttosto la logica della conversazione tra appassionati.

girard-perregaux-press-event-2017-3Con Antonio Calce parli di prodotto. E per chi come me è avido di prodotto e viene dal mondo industriale, è il modo migliore per parlare di orologi. Il suo arrivo è coinciso con una completa rifocalizzazione sul prodotto. Qualcuno potrebbe dire: “prima del suo arrivo in Girard-Perregaux il prodotto non era al centro?”

girard-perregaux-press-event-2017-2Lo era, ma il suo potenziale non era espresso, basterebbe visitare per portare un semplice esempio l’attuale sito ufficiale e confrontarlo con il vecchio per capirlo, un’operazione semplice quando è stata lanciata la nuova comunicazione di marca nel 2016, momento in cui i due siti coesistevano. Le collezioni si sono rinnovate e si è puntato su orologi che hanno fatto la storia recente della manifattura segnando delle pietre miliari, come il Laureato che rappresenta il perno dell’offerta e della nuova immagine sportiva di GirardPerregaux. Dopo le celebrazioni del 225° anniversario, il Laureato, disegnato da un architetto italiano e non da Gerald Genta come molti credono (compreso il sottoscritto, ad essere onesti), è stato declinato in svariate complicazioni…

girard-perregaux-press-event-2017non solo il Tourbillon, ma anche lo Skeleton, l’unico orologio sportivo scheletrato in acciaio nel suo segmento e l’unico che ha una scheletratura che arricchisce senza “confondere” l’osservatore, come spesso succede con la maggior parte degli scheletrati in cui dettaglio e estrema finezza della lavorazione prevalgono sul disegno di insieme, che è inesistente. Il GirardPerregaux Laureato Skeleton ha un disegno che si ispira chiaramente alla natura, il quadrante sembra riprodurre le ali di una farfalla ed è perfettamente leggibile.

GIRARD-PERREGAUX-neo-bridgesNon c’è spazio per ambassador e partnership in GirardPerregaux, almeno per ora, intesi come progetti di co-branding o sviluppo congiunto del prodotto di cui il mondo dell’orologeria è pieno. La percezione, e la conferma, è quella di una manifattura che vuole concentrare la sua attenzione su oggetti che rispettino i pilastri del marchio come prodotto e storia, oppure dimostrino che la R&D (Ricerca e Sviluppo) di GirardPerregaux sia capace di proiettarsi nel futuro senza nascondere la sua storia, ed il mio riferimento è al Neo Bridges ed allo sviluppo incessante sulla tecnologia al quarzo.

Antonio-Calce-Gaetano-Cimmino-3Continuare infine a ribadire quanto ha già fatto nell’alta orologeria, rinforzando la sua leadership mondiale nella creazione di tourbillon su tre assi, una complicazione nella complicazione che pochissimi altri marchi affrontano e per di più con una tale profondità di gamma.

GIRARD-PERREGAUX-planetarium-tri-axialLa differenza tra ieri ed oggi è nella capacità di esprimersi con un romanticismo più forte che in passato dimostrando le sue capacità nella manifattura di un ponte in oro come nell’arte decorativa che si esprime nella realizzazione del globo del Planetarium TriAxial, che segna il passo nel confronto con il TriAxial attuale. Un supercomplicato di rara potenza espressiva. Dalla mia conversazione con Antonio Calce, cui ho aggiunto la mia percezione attuale del marchio, emerge una chiarezza esemplare sulla missione del marchio, il primo stadio di consolidamento della nuova offerta che prevede un allargamento progressivo e che mira a riempire il gap tra gamma d’accesso ed altissimo di gamma (spero personalmente in un calendario perpetuo ed in un rattrapante).

GIRARD-PERREGAUX-1966-wwtcEvitando l’inutile proliferazione di referenze e lavorando incessantemente al miglioramento dei dettagli delle collezioni attuali. I dettagli erano in alcuni casi tra i punti deboli delle collezioni uscenti, ma se prendete tra le mani l’ultimo 1966 WW.TC il progresso è tangibile. E, tra le novità del prossimo futuro, vi è anche lo sviluppo del quarzo di cui GirardPerregaux non è stata follower negli anni 70 ma il marchio svizzero che ha investito in Europa le risorse maggiori.

(Photo credit: courtesy of Girard-Perregaux, Horbiter®’s proprietary photo-shooting)

Gaetano C @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Newsletter di Horbiter

Iscriviti gratuitamente alla nostra Newsletter per ricevere direttamente nella tua casella di posta elettronica gli ultimi articoli pubblicati

I tuoi dati con noi sono al sicuro. Puoi approfondire il tutto qui: Privacy Policy