E’ un piacere tornare a parlare dopo così tanto tempo del marchio Alpina sfruttando, con l’occasione, le prime informazioni disponibili su due modelli della collezione forse più rappresentativa del marchio ginevrino, quella ispirata all’aeronautica: lo Startimer Pilot Crono “Black Star” e lo Startimer Pilot “Sunrise”. Un marchio che, per sua stessa ammissione, si fonda su quattro pilastri: qualità, durata, precisione e design. Io ne aggiungerei un quinto: la semplicità. Perchè quello che mi piace di un Alpina (oltre ad aver fatto l’orologio Regatta più bello del mondo) è la semplicità delle linee dei suoi modelli in particolare della sua linea di orologi da aviatore, che rappresentano una delle specialità della maison ginevrina. A circa un mese dall’apertura alla stampa della fiera di Basilea 2014, Alpina ha presentato queste due novità:
Non si tratta di due modelli completamente nuovi nella gamma ma di due versioni dei best seller di una maison che ha una riconosciuta tradizione aeronautica, avendo tra l’altro fornito le forze aeree americane nei primi anni 50. Il Pilot Startimer Crono “Black Star” è una versione speciale del classico crono Bi-Compax con la cassa rivestita PVD e quadrante soleil con indici riportati.
Il secondo è il Pilot automatico con il quadrante soleil e l’anello graduato dei minuti applicato. Entrambi montano movimenti automatici con la ruota del bilanciere che oscilla a 4Hz (28800 alt/h). Da cosa si distingue un Alpina dalla concorrenza degli orologi da aviatore?A parte il design lineare, e la elevata leggibilità, un must per orologi di questo tipo, domina su tutto il logo triangolare: è ovunque, indice luminoso, estremità rossa della lancetta dei secondi centrale, forma conica scanalata della corona.
Secondo me anche più identificativo è il fondello: tutti gli orologi da aviatore che ho visto, di questo tipo ed almeno in questa fascia di prezzo, hanno il fondello chiuso. Anche perchè sono antimagnetici. La scelta adottata da Alpina è stata invece quella di dare una forte personalità anche al fondo cassa, spesso trascurato da altri costruttori. Ma non da chi è alla ricerca dei dettagli. Il risultato è un fondello trasparente con il rotore a vista e trattato PVD, una incisione anulare con nome, numero di serie ed altre informazioni, e le 6 scanalature per il serraggio quasi invisibili.
(Photo credit: courtesy of Alpina)
Gaetano C. @Horbiter®
