A.Lange & Söhne Triple Split, la recensione completa

A.Lange & Söhne Triple Split, la nostra recensione

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In un mondo popolato da “marketers” come lo ha provocatoriamente definito in un divertente video Moser watches, c’è una manifattura che continua a preservare una autentica tradizione di alta orologeria. La provocazione della famiglia Meylan era un jab ai marchi di orologeria svizzera poco prima dell’apertura del salone di Ginevra, una mossa strategica che ha creato, come era prevedibile, una certa agitazione (ed il pronto ritiro della campagna).

A. Lange & Söhne è invece la sintesi della migliore tradizione sassone, che non è solo diversa ma è secondo me superiore a quella svizzera quando la partita si sposta su calibri complicati e dotati di complicazioni originali.

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L’inventore del Double Split e del Tribute to Walter Lange ha creato il rattrapante definitivo, laconicamente chiamato A.Lange & Söhne Triple Split. A Glashütte hanno un talento particolare per le complicazioni sfidanti. E’ l’eredità ed il messaggio che ha lasciato Walter Lange al suo team di maestri orologiai ed è lo spirito che avvicina il marchio sassone più ad una manifattura indipendente che ad un marchio che è infine parte di un grande gruppo, in cui le logiche di business potrebbero modificarne il DNA.

A.Lange & Söhne Triple Split è l’apoteosi del cronografo sdoppiante perché consente di misurare eventi di differente durata non solo sull’arco del minuto o dei minuti, come nel precedente Double Split, ma su un arco esteso che arriva fino a 12 ore.

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Il doppio crono è la storia della misurazione del tempo, in particolare quella sportiva ed analogica, fatta di ingegneri di bordo pista che misuravano con precisi crono rattrapanti le prestazioni sul giro singolo e sui tratti intermedi del circuito.

Romanticismo d’altri tempi, ma è una fortuna che, almeno al polso e non per scopi sportivi, A.Lange & Söhne perpetui questa tradizione non più così popolare. A.Lange & Söhne Triple Split combina le tre funzioni in modo formidabile e con delle particolarità: i doppi 30 minuti crono sono saltanti, mentre le doppie 12 ore sono continue.

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Il crono centrale è dotato anche di funzione Flyback, per cui il cronografo può essere azzerato e ripartire istantaneamente. E’ scontato che ci sia anche la scala tachimetrica.

L’architettura del calibro L132.1 è stata costruita in modo tale da garantire che tutte le funzioni di cronometraggio, una volta in moto, non intacchino la precisione cronometrica di ore e minuti che ne risulterebbe altrimenti compromessa, confrontando gli attriti che si generano quando il cronografo è in funzione con quelli previsti quando un A.Lange & Söhne Triple Split funziona come un ordinario tre sfere con secondi continui.

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In altre applicazioni, per fare un confronto, le due funzioni vengono separate, come ad esempio nel Breguet Tradition 7077 che è dotato di due spirali (e semplice crono). Gli orologiai di A.Lange & Söhne hanno invece optato per una costruzione complessa in cui tutte le 567 parti sono integrate in un unico calibro a singola spirale. Approcci differenti (e livello di complicazione differente) che stimolano la fantasia e fanno capire la strada scelta dai sassoni ed il livello della sfida che si sono posti.

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Provate ad osservare attentamente il fondo cassa ed immaginate il lavoro di sviluppo e messa a punto richiesti per dare vita al calibro L132.1. E’ un trionfo di meccanica e micro-ingegneria (e fattura: osservate ad esempio gli smussi sui ponti e la lucidatura di leve e ruotismi) che non ha eguali in orologeria e mette A.Lange & Söhne sul gradino più alto del podio decretando A.Lange & Söhne Triple Split come il vero vincitore di SIHH 2018. Come è nella tradizione sassone, in generale, i quadranti sono di una pulizia disarmante e sembrano quasi voler dissimulare la complicazione esistente.

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Sembra che il marchio inviti a scoprire le funzioni del suo A.Lange & Söhne Triple Split: in fondo non è così diverso da un cronografo a due contatori con indicatore di riserva di carica in cui tre colori ne definiscono la personalità: il blu delle lancette crono ed il rosso del fine carica e dei totalizzatori di minuti ed ore, all’interno di una cassa in oro bianco con quadrante grigio antracite.

Un indizio è però dato dallo spessore della cassa che raggiunge il limite dei 16mm (15,6) necessari per dare spazio alla struttura del calibro. Non un dress-watch ma non è stato pensato per quello: i collezionisti che avranno la fortuna di entrare in possesso di uno dei 100 A.Lange & Söhne Triple Split resteranno soddisfatti molto a lungo e non troveranno mai una alternativa valida.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C @Horbiter®

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