Uno degli aspetti più interessanti per chiunque sia appassionato e scriva di orologi è che un orologio che scopri in anteprima prima dell'apertura di un salone potrai vederlo e provarlo a distanza di un mese. Questa opportunità è ancora più interessante se hai visto un orologio (due in questo caso) che incarna due delle tue più forti passioni e identifica una partnership che, a differenza di quelle del passato che non hanno avuto molto successo, verrà ricordata come una delle più riuscite operazioni di co-branding (e co-design) degli ultimi anni.
Ferrari ed Hublot insieme vanno fortissimo e la collezione Hublot per Ferrari è diventata iconica in soli tre anni. Hublot non si ferma mai, è nel suo DNA, continuando perciò a migliorare una collezione che agli occhi di tanti è già perfetta e non avrebbe bisogno di ulteriori upgrade: chapeau! I modelli di cui parlo sono quelli di cui ho dato un'anteprima meno di un mese fa: sono gli Hublot Big Bang Ferrari Black e Grey Ceramic. Questi due orologi non solo rafforzano ulteriormente la partnership con la casa di Maranello ma festeggiano i 10 anni dalla nascita del Big Bang che proprio sui modelli di questa collezione è stato rielaborato e non semplicemente ritoccato. È evidente quando lo provi al polso e lo osservi da vicino: il quadrante è molto elaborato con la griglia centrale che lascia intravedere Unico, il movimento di manifattura per antonomasia di casa Hublot, automatico con funzione Flyback e 72 ore di riserva di carica. Gli Hublot Big Bang Ferrari Black e Grey Ceramic utilizzano fondamentalmente due materiali: la ceramica (nera o grigia) ed il titanio (satinato o PVD). Quello che nessuna anteprima potrà mai descrivervi è come questo orologio veste: è comodo, affascinante ed originale, nonostante la geometria piuttosto ricercata del quadrante lo renda a prima vista un po' affollato, ma è molto molto tecnico, ricco di richiami al mondo delle auto sportive ed è il massimo per un appassionato di motori (forse è questo uno dei punti di forza di questa partnership che è mancata nelle precedenti).Non è eccessivamente leggero, uno dei difetti tipici degli orologi realizzati in Titanio, ceramica od entrambi i materiali che hanno talvolta un effetto che definisco un po' da “giocattolo”. Il cinturino, poi, è realizzato da Schedoni, famosa pelletteria modenese, che realizza da anni i pellami per gli interni delle vetture di Maranello (GT e F1). Comodissimo il sistema di sgancio rapido che richiama quello delle cinture di sicurezza Sabelt da competizione, con l'unico appunto che, una volta agganciate, hanno un po' troppo gioco ed è secondo me uno di quei dettagli che andrebbero migliorati. Ciascun modello verrà realizzato in 250 esemplari e venduto al prezzo di 24.800€.
(Photo credit: Horbiter®'s proprietary photo-shooting)
Gaetano C. @Horbiter®