Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar 2015 la nostra anteprima

Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar 2015 la nostra anteprima

/

La cattiva notizia è che sono tra gli ultimi a rilasciare un articolo sul nuovo Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar 2015, quella buona è che non è mai tardi per parlare di un nuovo Audemars Piguet, un nuovo Royal Oak e dell’ultima versione di un complicato che è noto per essere stato il Calendario Perpetuo più sottile al mondo quando è stato lanciato nel 1967. I calendari perpetui sono tra le più interessanti, sebbene non le pià pregiate, complicazione tecniche in orologeria, cosa che mi ha spinto a creare una rubrica chiamata laconicamente “Perpetually Yours” che rende omaggio esclusivamente a questa particolare complicazione.

Sono piuttosto felice di aggiungere un Royal Oak alla lunga serie di orologi con questa complicazione, sulle pagine di questo magazine, sebbene non parliamo di una review live che mi auguro di fare al più presto (appena l’orologio sarà distribuito in Italia). Partendo dal modello originale del 1967, animato da un calibro di soli 3,95mm di spessore, che ha sostenuto le vendite e la profittabilità dell’azienda durante gli anni dominati dalla rioluzione del quarzo, l’Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar 2015 è stato incessamente sviluppato e migliorato nel corso degli anni successivi.

Per colori i quali hanno sentito il termine “Calendario Perpetuo”, ma non ne hanno piena conoscenza, questa complicazione è pensata per gestire giorno, mese e data, anni bisesitili e fasi lunari (anche visualizzare l’anno in alcuni casi), inclusi gli anni bisestili, in modo da non aver bisogno, una volta caricato, di alcuna regolazione fino al 2100 (anche se non è dichiarato), anno in cui il classico ciclo degli anni bisesitili cambia e bisogna quindi procedere alla prima regolazione manuale (avete tempo a sufficienza). L’Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar 2015 è più grande (41mm) della versione uscente, monta il nuovo calibro 5134 che, secondo i dati ufficiali, è più largo e, tecnicamente parlando, una evoluzione del calibro 2120, sebbene non sottile come quest’ultimo dato lo spessore di 4,31mm.

Questo calibro vanta una lunga lista di caratteristiche tecniche e finiture superficiali quali il bariletto sospeso decorato a Cotes de Geneve circolari, le ruote sono decorate a perlage, come la platina. I ponti sono smussati e decorati a Cotes de Geneve.

Infine, la massa oscillante del rotore di carica è un monoblocco scheletrato in oro da 22 carati, che rende l’ Audemars Piguet Royal Oak Perpetual Calendar 2015 eccellente quanto a finiture e tecnologicamente un pò meno avanzato, visto il numero di correttori sulla cassa, rispetto ad alcuni suoi concorrenti in cui tutte le operazioni sono eseguite attraverso la corona di carica (avete intuito a chi mi stia riferendo). In sintesi, un altro Royal Oak da ricordare, proposto in quattro varianti, due in acciaio e due in oro rosa. Il prezzo non è ancora disponibile, ma lo comunicherò appena sarà stato ufficialmente diffuso.

(Photo credit: courtesy of Audemars Piguet)

Gaetano C. @Horbiter

TWITTER @Gaetano Cimmino

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Newsletter di Horbiter

Iscriviti gratuitamente alla nostra Newsletter per ricevere direttamente nella tua casella di posta elettronica gli ultimi articoli pubblicati

I tuoi dati con noi sono al sicuro. Puoi approfondire il tutto qui: Privacy Policy