Tudor Orologi: storia, innovazioni e migliori modelli
Tudor Orologi: storia, innovazioni e migliori modelli
Il marchio di orologi Tudor fu fondato nel 1926 da Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex. L'obiettivo di Wilsdorf era quello di offrire orologi con la stessa affidabilità di un Rolex ma ad un prezzo più contenuto. Possiamo affermare che la creazione del marchio Tudor rappresenti la prima vera operazione di segmentazione tra marchi tanto diffusa oggi sia in orologeria che in svariati settori industriali (ad esempio nel settore auto).
In quell'anno fu la società “Veuve de Philippe Hüther” a registrare il marchio "The TUDOR" per conto di Hans Wilsdorf che ne acquisirà poi i diritti in esclusiva una volta trasferitosi dall'Inghilterra a Ginevra, nel 1936.
Dopo l'acquisizione, il logo, caratterizzato all'origine da una scritta in stampatello con la parte superiore della lettera "T" allungata, cede il passo ad un nuovo logo in cui la scritta è associata ad un rosa all'interno di uno scudo, che rappresenta una forma ristilizzata del logo della famosa casa reale di origini gallesi. Il nuovo logo simboleggia forza e grazia, ossia robustezza degli orologi e armonia delle forme. Lo scudo è scomparso dal logo del marchio di orologi a partire dal 1947.
Bisognerà aspettare la fine della seconda guerra mondiale (il marchio era stato fondato poco prima dello scoppio del secondo conflitto) affinchè che il marchio Tudor potesse finalmente dedicarsi allo sviluppo di gamma e mercati, sfruttando know-how, forza e rete vendita del marchio Rolex che, come testimoniato anche negli anni successivi, resterà sempre associato agli orologi Tudor, prima che quest'ultimo potesse raggiungere la piena indipendenza.
Come il nome suggerisce, Tudor presenta un orologio che conferma l'impegno di Wilsdorf ad aggiungere il meglio della produzione Rolex all'interno degli orologi Tudor. Il Tudor Oyster Prince originale eredita da Rolex la cassa impermeabile Oyster ed il sistema di carica automatica brevettato, il Perpetual.
La campagna di comunicazione racconta in modo eloquente come il marchio si ponga come alternativo al cugino di lusso; Rolex è il marchio di lusso per eccellenza, mentre Tudor punta tutto sul rapporto tra qualità e prezzo, caratteristiche che sono tuttora pilastri dell'immagine di marca.
Il marchio del gruppo Rolex è uno dei pochissimi a proporre un orologio meccanico con sveglia nel settore del lusso accessibile. Lanciato nel 1957, epoca in cui gli orologi al quarzo erano ancora lontani e gli orologi con sveglia o svegliarini erano molto popolari, il TudorAdvisor fa tuttora parte dell'offerta del marchio anche se non è uno dei più popolari, ma un prodotto di nicchia. Nella sua ultima versione, che abbiamo recensito nel 2016 (in quell'anno Tudor ha lanciato una bellissima variante con quadrante colore cognac), il Tudor Heritage Advisor ha una cassa di 42mm di diametro (la versione del 1957 aveva invece una cassa da 34mm) al cui interno c'è un movimento meccanico automatico in cui il modulo sveglia è stato sviluppato dalla manifattura Tudor su una base ETA 2892.
E' della prima parte degli anni 60 il Tudor Oyster Prince Ranger che, nella referenza 7995/0 monta il calibro ETA 2483. Negli anni 60 infatti il marchio Tudor abbandonò progressivamente i fornitori del tempo per rivolgersi ad ETA che accompagnerà lo sviluppo di vari modelli tra i quali i Tudor Submariner.
La versione del 1967 presentata sul sito ufficiale Tudor associa il calibro 2483 alla cassa Oyster ed al bracciale maglia Oyster con rivetti e fermaglio di sicurezza. E' evidente su questo modello un'altra caratteristica che identificherà i Tudor fino all'arrivo, in anni recenti, del calibro di manifattura sulle versioni solo tempo: la dicitura "Self-winding" curva che diventerà un marchio di fabbrica dei modelli automatici del marchio.
Nel 2014 il marchio ha rilanciato il Ranger, in una taglia contemporanea da 41mm di diametro cassa al posto degli originali 34mm, con movimento meccanico automatico sempre di origine ETA e cinturino in pelle tipo "Bund strap" con chiusura deployante e strap camouflage con fibbia ad ardiglione in sostituzione. Fu successivamente prodotto anche con bracciale in acciaio Oyster; oggi il Ranger è uscito dal catalogo del marchio svizzero.
Nel 1954, Tudor presenta il suo primo orologio subacqueo: è il Tudor Oyster Prince Submariner 7922. Quest'ultimo e la referenza Tudor7924 presentata nel 1958 detto anche "Big Crown" sono chiaramente stati la fonte di ispirazione per l'attuale Tudor Black Bay. Le due referenze condividono la stessa architettura di base con cassa Oyster, ma il 7924 ha un rating di profondità portato a 200 metri dagli originali 100 metri.
Condividono anche le lancette Mercedes che verranno sostituite, sulle referenze moderne, con sfere snowflake. Le due referenze sono state intervallate dalla referenza Tudor 7923, animato dal calibro ETA 1182 a carica manuale, che rimarrà l'unico Tudor Submariner a carica manuale. La dimensione di cassa è di 37mm di diametro su tutti, con la differenza che spessore e dimensione della corona sono maggiori sul "Big Crown" rispetto agli altri. Nella foto sopra, di proprietà di Heritage Auctions, è riportato un esemplare con "Gilt Dial" e triangolo rosso ad ore dodici. Il Big Crown è piuttosto raro, visto che è stato prodotto per un solo anno.
Con la referenza Tudor Oyster Prince Submariner 7928 (nella foto in alto un esemplare venduto da Antiquorum nel 2019 a circa 69.000 Franchi Svizzeri) del 1959, compaiono le spallette di protezione ai lati della corona. Questa referenza rivela anche la stretta parentela tra Tudor e Rolex dal punto di vista del design. La cassa in acciaio cresce fino a 39mm di diametro, il Tudor Square Crown Guards, come viene indicato dai collezionisti, è impermabile e monta il calibro Tudor 390, usato in tutte le serie Tudor 7900, ma testato anche su alcune referenze della serie Tudor 7800 (fu testato sulla referenza 7809).