Terra Cielo Mare Toponi Officer, la recensione

Terra Cielo Mare Toponi Officer, la recensione

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Quello che preferisco di questo articolo non è tanto la descrizione di due versioni del TCM Toponi Officer, una delle quali vi abbiamo anticipato in un post ad inizio febbraio (lo trovate qui), quanto il fatto di aver conosciuto Luca Fontana, che credo sia riduttivo definire esclusivamente il CEO del marchio; è un ragazzo con una passione per gli orologi ed una visione che non ho mai visto in Italia, nel mondo degli orologi.

Il TCM Toponi Officer, come il Tazzoli Marinis AES, sono solo due, altre le vedremo in successivi articoli, delle novità di un marchio che ha nel cassetto tanti progetti ed una strada già intrapresa, è una mia sensazione, verso la creazione della prima vera manifattura integrata di orologi in Italia.

TCM Toponi Officer è un orologio da aviatore “designed in Italy”, dove la parola “design”, che in Italia si usa spesso ed impropriamente per indicare stile ed estetica di un prodotto, nasconde la progettazione ed in questo caso anche la realizzazione in Italia: la cassa è lavorata CNC (macchine a controllo numerico) e rifinita completamente in Italia, in un momento in cui alcuni marchi generalisti, con budget importanti, fanno realizzare casse e componenti di alcuni loro modelli in paesi a basso costo.

TCM Toponi Officer è realizzato in Italia, eccetto il movimento che è il classico dei classici, l’ETA Unitas 6498, a carica manuale da 2,5Hz, la scelta migliore per un orologio da aviatore con quadrante type A-7 e diametro generoso, realizzato a partire da calibri da tasca come era in origine l’Unitas.

Nel TCM Toponi Officer è visibile attraverso il fondo cassa protetto da vetro fumè (quello in foto è un prototipo) e coperto da un fondello in acciaio.

TCM Toponi Officer è un altro modello della famiglia Sorci Verdi, una collezione che cresce ed è probabilmente oggi la collezione flagship del marchio.

Se si mettono su un tavolo questo, il Marinis AES ed alcuni modelli di Terra Cielo Mare della precedente gestione, si nota che il marchio ha lavorato molto sui dettagli (basta osservare la fattura di uno di quelli spesso più trascurati, la fibbia di ardiglione) e sulla qualità percepita degli orologi, che ne giustifica l’innalzamento dei prezzi (il TCM Toponi Officer è venduto a 3500€).

Il riposizionamento del marchio è rappresentato anche dal lancio di una versione in oro, limitata a soli 25 esemplari. La cassa da 43mm in acciaio 316L e bronzo marino, è qui in oro rosa. Il numero di serie di ciascun esemplare è riportato, in numeri romani, su una piccola targa posta sul lato della cassa.

In entrambi i modelli numeri arabi e logo dei Sorci Verdi sono applicati, perchè non pensare di applicare anche il logo Terra Cielo Mare? Così come è migliorabile secondo me l’accoppiamento estetico, sulla versione in oro, tra il cinturino in cuoio rullato e la cassa in oro rosa, scelta perfetta sulla versione in acciaio e bronzo (la scelta del cuoio rullato è geniale, non dovrete litigare il primo mese con un corpo estraneo ed una cassa che sembra sospesa e decentrata sul polso).

In questo senso suggerisco a TCM di pensare anche alla introduzione di un secondo cinturino NATO in pelle Cordovan, utilizzato spesso da chi sceglie un aviatore (soprattutto in Nord Europa e USA).

TCM Toponi Officer in acciaio e bronzo verrà realizzato in edizione numerata (quindi sostanzialmente su richiesta) ma comunque in numeri limitati. Limitata la produzione, come detto, della versione in oro rosa di cui non ho il prezzo, ma che vi comunicherò appena disponibile.

In sintesi un orologio, ed un marchio, indicati a chi ama distinguersi, vuole un orologio realizzato a mano ed in numeri limitati, con una immagine chiara ed una scelta coerente per quanto riguarda la meccanica, ed in futuro spero la possibilità  di personalizzarlo, un tipo di opzione che si sposa perfettamente con la missione del marchio che rappresenta una sorta di piccolo atelier di sartoria orologiera.

Ora, come ho suggerito a Luca, bisogna realizzare un diver certificato ISO 6425, sarebbe il primo subacqueo con questa certificazione made in Italy, qualcosa che oggi fanno i marchi giapponesi e, a quanto mi risulta, un solo marchio svizzero tra quelli noti.

(Photo credit: Horbiter®)

Gaetano C. @Horbiter®

@Gaetano Cimmino

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